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Una collaborazione internazionale tra la Scuola Normale di Pisa, la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura di Torino e la Fondazione Archivio del Moderno

Ricerca

Con marzo 2021 prende avvio un accordo di collaborazione internazionale tra la Fondazione Archivio del Moderno, la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura di Torino della Compagnia di San Paolo. 

L’accordo ha durata quinquennale e ha la finalità di valorizzare attività condivise di studio, ricerca e divulgazione scientifica; permetterà di intrecciare gli ampi interessi storico-artistici e storico-architettonici delle tre istituzioni, promuovendo convegni, seminari e pubblicazioni, così come la partecipazione congiunta a progetti di ricerca di finanziamento locale, nazionale e internazionale.
Si partirà con un primo progetto dedicato a temi di architettura e decorazione del XVII secolo in linea con il “Programma di Alti studi sull’Età e la Cultura del Barocco”, da più anni promosso dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, e con la valorizzazione dell’operato artistico delle maestranze ticinesi, centrale nell’azione dall’Archivio del Moderno.Il progetto si intitola “Il sistema decorativo romano tardobarocco nel suo dialogo con l’architettura e nei suoi sviluppi in stucco e in affresco: progettualità, esecuzione e ricezione”. L’avviso di selezione, per titoli e colloquio, per il conferimento di un assegno di ricerca è pubblicato sul sito web della Scuola Normale Superiore. La scadenza del bando è 17 maggio 2021, ore 23.59 (ora europea).

L’impresa Fontana tra XVI e XVII secolo: modalità operative, tecniche e ruolo delle maestranze

Ricerca
Il progetto di ricerca ha indagato il ruolo recitato dalla tecnica e dall’economia di cantiere esplicitata dall’impresa dei fratelli Fontana (Giovanni, Domenico, Marsilio e Santino), dagli anni Sessanta del XVI secolo al secondo decennio del XVII secolo, con particolare riferimento ai decenni che precedono e seguono il pontificato di Sisto V. Il periodo individuato comprende il trasferimento dei Fontana da Melide a Roma (1560 ca.-1585), la nomina di Domenico a architetto pontificio sotto Sisto V (1585-1590), il trasferimento di questi a Napoli (1593) e la morte dell’ultimo di loro, Giovanni, nel 1614.
La ricerca ha chiarito se e in che misura le esperienze compiute dai Fontana negli anni precedenti il pontificato di Sisto V, per loro segnati dalla committenza degli Sforza di Santa Fiora, hanno favorito le urgenze imposte dall’attuazione dei grandiosi progetti sistini e la messa a punto di innovative soluzioni tecnico-operative, così come ha precisato quanto di ciò deriva, negli esiti successivi: a Napoli, dopo il passaggio in quella città di Domenico, e a Roma, dove l’impresa Fontana continua ad essere attiva sotto la guida di Giovanni.
La ricerca ha ampliato pure la conoscenza sull’opera della famiglia Fontana e ha colmato vistose lacune storiografiche.
Progetto finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (n. 100016_150268/1 durata triennale, 2 ricercatori post-doc).

Partner del progetto
: Francesco Paolo Fiore, Dipartimento di storia disegno e restauro dell’architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Giovanna Curcio, Dipartimento di Culture del progetto dell’Università IUAV di Venezia; Sergio Villari, Dipartimento di architettura, Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Nicola Navone
Ricercatori post-doc FNS
Maria Felicia Nicoletti
Paola Carla Verde
Ricercatore AdM
Renzo Iacobucci
Durata 2014-2018

Esiti

Pubblicazione del volume
_ M.F. Nicoletti, P.C. Verde (a cura di), Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento, Milano 2018.
Pubblicazione di articoli
_ P.C. Verde, L’ospedale dei Poveri Mendicanti a ponte Sisto. Un’analisi preliminare dell’impresa di Domenico Fontana attraverso il “Libro di tutta la spesa”, “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura”, n.s., 2017, n. 66, pp. 41-58.
_ M.F. Nicoletti, «L’atto pratico dell’edificare è il vero fine della Architettura»: le perizie di Giacomo Della Porta e Domenico Fontana per le volte della basilica di San Petronio a Bologna, “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura”, n.s., 2017, n. 66, pp. 59-78.
Organizzazione delle giornate di studio
_ Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento, a cura di M.F. Nicoletti, P.C. Verde, giornate di studio promosse dall’Archivio del Moderno, Mendrisio e finanziate dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, Mendrisio, Archivio del Moderno, 30-31 maggio 2016.
Relazioni alle giornate di studio
_ M.F. Nicoletti, Un cantiere nel cantiere: Domenico Fontana e la costruzione con «non piccola difficultà» della cappella di Sisto V (1585-1590), relazione alle giornate di studio Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento, Mendrisio, Archivio del Moderno, 30-31 maggio 2016.
_ P.C. Verde, «C’ha bisognato usarvi una diligentia quasi meravigliosa». Il cantiere dell’acquedotto Felice 1585-1589: il successo di Giovanni Fontana, relazione alle giornate di studio Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento, Mendrisio, Archivio del Moderno, 30-31 maggio 2016.
Organizzazione delle mostre

_ Domenico Fontana (1543-1607), in collaborazione con l’Archivio Storico di Lugano, il MASI Lugano e il Polo Museale di Napoli, Lugano MASI
(in preparazione, 2020).
_ Domenico Fontana (1543-1607), Napoli, Palazzo Reale (in preparazione, 2020).

L’attivita architettonica di Paolito (1874-1914) ed Ezio Somazzi (1879-1934)

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Fondo Paolito ed Ezio Somazzi. 1890-1925 ca.
La ricerca mira a ricostruire l’attività dei due fratelli architetti Paolito ed Ezio Somazzi, muovendo dallo studio analitico dell’archivio professionale di Paolito, depositato presso l’Archivio del Moderno, dove sono confluite anche tracce dell’attività del fratello minore Ezio. Scopo del progetto è di indagare le caratteristiche dell’opera di Paolito Somazzi, la sua ricerca tipologica, che si legge in particolare nell’evoluzione del tema alberghiero, e quella linguistica, che si differenzia all’interno del panorama dell’Eclettismo e del Liberty ticinese.

Responsabile del progetto
Riccardo Bergossi
Durata 2003-2006

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ R. Bergossi, L. Calderari, Il complesso di Santa Maria degli Angeli e il centro culturale LAC di Lugano (Guide storico-artistiche della Svizzera), Bern 2015.
_ R. Bergossi, Paolito Somazzi architetto (1874-1914), Mendrisio (in preparazione).
Pubblicazione di saggi e articoli
_ R. Bergossi, Il Sanatorio del Gottardo a Piotta, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LVI, 2005, n. 3, pp. 60-63.
_ R. Bergossi, Giuseppe Franzoni, in Allgemeines Künstlerlexicon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. XLIV, München-Leipzig 2005, ad vocem.
_ R. Bergossi, Francesco Galli, in Allgemeines Künstlerlexicon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. XLVIII, München-Leipzig 2005, ad vocem.
_ R. Bergossi, La fiamma della riconoscenza nazionale. Giuseppe Garibaldi da artefice a simbolo della Nazione italiana. Il ruolo di Augusto Guidini, “Arte e storia”, a. VII, aprile-giugno 2007, n. 33, pp. 40-47.
_ R. Bergossi, Da convento a Grand Hotel. Vicende edilizie del Palace di Lugano, “Archivio storico ticinese”, seconda serie, giugno 2008, n. 143, pp. 55-66.
_ R. Bergossi, Il lido di Lugano, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LIX, 2008, n. 2, pp. 50-53.
_ R. Bergossi, Carlo Cattaneo, Giacomo Ciani e la nascita dell’Hôtel du Parc a Lugano, “Il Cantonetto”, a. LVI, dicembre 2009, n. 5-6, pp. 130-137.
_ R. Bergossi, Augusto Guidini senior, in Allgemeines Künstlerlexicon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. LXV, München-Leipzig 2009, ad vocem.
_ R. Bergossi, Architetti e architetture sul Monte Generoso, in P. Crivelli, S. Ghirlanda (a cura di), La scoperta del Monte Generoso, Locarno 2011, pp. 153-165.
_ R. Bergossi, Residenza e prestigio sociale: Morosini e Negroni-Prati, in A. Gili, P. Montorfani (a cura di), “Nel gabinetto di Donna Marianna”. La Biblioteca Morosini Negroni a Lugano, tra Europa delle riforme e Unità d’Italia, Lugano 2011, pp. 117-132.
_ R. Bergossi, Villa Galli a Melide, patrimonio da tutelare per plebiscito, in Paesaggio senza memoria? Perché e come tutelare il patrimonio, atti del convegno (Balerna 17-18 ottobre 2009), “Museo etnografico della Valle di Muggio”, 2011 (Quaderno n. 6), pp. 85-90.
_ R. Bergossi, Dalla ricostruzione seicentesca agli interventi fra Otto e Novecento, in L. Damiani Cabrini (a cura di), La Chiesa di San Rocco a Lugano, Bellinzona 2013, pp. 33-43.
_ R. Bergossi, Luigi Clerichetti architetto tra Milano e Lugano, “Archivio Storico Ticinese”, novembre 2013, n. 154, pp. 16-51.
_ R. Bergossi, Americo Marazzi architetto. Da Lugano a Boario Terme, in Cent’art di Cupola, Rivisitazione di un centenario. Materiali iconografici, Boario Terme 2014, pp. 28-36.
_ R. Bergossi, Paolito Somazzi l’architetto della Belle époque sul Ceresio, “Corriere del Ticino”, 29 marzo 2014.
_ R. Bergossi, Otto Maraini, in Allgemeines Künstlerlexicon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. LXXXVII, München-Leipzig 2015, ad vocem.
_ R. Bergossi, Il concorso per il ‘risanamento’ del Sassello e I suoi esiti, in C. Agliati (a cura di), Sassello il quartiere frainteso, atti del pomeriggio di studi (Lugano, 25 aprile 2015), Lugano 2016, pp. 102-117.
_ R. Bergossi, Casa Morosini Negroni Prati a Vezia. Una tardiva villa di delizia, “Arte e Storia”, vol. 16, giugno-agosto 2016, n. 69, pp. 40-45.
_ R. Bergossi, Il Palazzo cantonale degli Studii a Lugano. Storia di un progetto esemplare, in A. Windholz (a cura di), Augusto Guidini di Barbengo (1853-1928). Architetto, giornalista, politico, atti delle conferenze (Mendrisio, Biblioteca dell’Accademia di architettura, 8 dicembre 2011), Mendrisio 2016.

Le «invenzioni di tante opere»: la ricerca dell'Archivio del Moderno su Domenico Fontana si fa mostra

Domenico Fontana 'Le invenzioni di tante opere', vedi la locandina della mostra[mostra]
a cura di Nicola Navone, Letizia Tedeschi e Patrizia Tosini
Rancate (Mendrisio), Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, 27 novembre 2022 - 19 febbraio 2023

L’esposizione, promossa dall’Archivio del Moderno dell’Università della Svizzera italiana e dalla Pinacoteca Züst con il partenariato dei Musei Vaticani e il patrocinio della Biblioteca Apostolica Vaticana e della Fondazione della Guardia Svizzera Pontificia del Vaticano, fa parte di un ampio progetto di ricerca svolto dall’Archivio del Moderno e sostenuto dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca scientifica (FNS). La mostra, oltre a fruire del sostegno della Ernst Göhner Stiftung, della Fondazione ing. Pasquale Lucchini e della Fondazione Ferdinando e Laura Pica Alfieri, si giova della collaborazione della Fondazione per la ricerca e lo sviluppo dell’Università della Svizzera italiana e della Fondazione Archivio del Moderno.

Una visita virtuale dell'esposizione, realizzata da Marco Stucchi, è disponibile qui


Bastiano Torrigiani, Busto di Sisto V, 1585-1590 ca., bronzo parzialmente dorato (Concattedrale della SS. Annunziata di Treia, foto di Roberto dell’Orso, 2022)
Cappella Sistina in Santa Maria Maggiore, Roma (foto di Marco Stucchi, 2022)
Cripta di San Matteo, cattedrale di Salerno (foto di Marco Stucchi, 2022)
Frontespizio della Trasportatione dell’obelisco Vaticano et delle fabriche di Nostro Signore Papa Sisto V, Roma 1590 (Lugano, Biblioteca cantonale)
Giuseppe Cesari detto il Cavalier D’Arpino, Papa Sisto V inginocchiato in preghiera, 1588-1589, pietra nera e rossa (Haarlem, Teylers Museum)
Paris Nogari, Operatio bona, 1589, affresco staccato (Roma, collezione privata)
Giovanni Guerra, Innalzamento e abbassamento dell’obelisco con lo stemma di Sisto V, 1586, penna, pennello, inchiostro su tratti a pietra nera (Parigi, Beaux-Arts de Paris)
Guilliam van Nieulandt il Giovane, Piazza San Pietro durante la processione annuale del Corpus Christi, 1612, olio su tavola (Collezione privata europea)
Domenico Fontana (dis.), Johannes Eillarts (inc.), Disegno d’una delle facciate del Real Palazzo che si fa nella città di Napoli, 1606, incisione (Madrid, Biblioteca Nacional de España)
Giovanni Balducci detto il Cosci, Madonna con il Bambino e i Santi Gennaro e Aniello, 1600, olio su tavola (Napoli, cattedrale dell’Assunta, sagrestia)

Figure dell’emozione. Sulla «captation savante» dell’opera d’architettura nel XX secolo

[ricerca]
Il progetto di ricerca mira a sviluppare nuovi metodi di analisi e nuovi strumenti critici da impiegare nelle indagini su quelle opere di architettura del XX secolo che coinvolgono l’osservatore nel processo di “cooperazione interpretativa”, inducendo importanti ricadute emotive. Queste ultime, spesso all’origine di alterazioni dell’attività di acquisizione cognitiva, si producono in presenza di quell’insieme di componenti che fanno “figura” (un’aggregazione temporanea di elementi di senso concluso che l’osservatore, in base alla sua sensibilità, riconosce nell’opera) e che inducono, nel percipiente, una tensione emotiva.
Il progetto si articola in due fasi. La prima, contraddistinta da un’esplorazione di carattere teorico, prevede lo studio delle metodologie di analisi messe a punto soprattutto dalla critica d’arte e del testo letterario e dalle scienze cognitive e di alcune nozioni e strumenti chiave per l’interpretazione delle opere (quali la nozione di stile e di intertestualità, l’analisi genetica, le pratiche della semiotica tensiva, della semiotica delle passioni, delle immagini e della percezione, il montaggio, l’anacronismo dello sguardo critico, la temporalità delle immagini, il reverse engineering, ecc.), al fine di elaborare strumenti critici adeguati e utili alla critica architettonica. La seconda fase rappresenta il momento della sperimentazione su casi concreti degli strumenti critici individuati, della loro verifica ed, eventualmente, modifica. Si tratterà dunque di condurre delle analisi-pilota su gruppi di opere dove la spazialità moderna assume le forme più originali e dove è possibile riconoscere la presenza di “formes émouvantes” che per differenti ragioni esercitano una forza “patetica” e una presa psicologica sull’osservatore.

Partner: École Nationale Supérieure d'Architecture de Versailles
Responsabile del progetto
Annalisa Viati Navone
Durata 2012-2018

Esiti
Pubblicazione di saggi
_ A. Viati Navone, «A l’origine de l’émotion architectural». Les structures baroques de Luigi Moretti 1907-1973, “Fabrica. Travaux d’histoire culturelle et sociale de l’architecture et de ses territoires”, 2013, n. 7, pp. 151-173.
_ A. Viati Navone, A Milan, du Movimento Arte Concreta au Mac-Espace, in D. Gay (a cura di), L’été 1954 à Biot, Architecture Formes Couleurs, catalogo della mostra (Biot, Musée National Fernand Léger, 25 giugno-26 settembre 2016), Paris 2016, pp. 32-35.
Organizzazione dei convegni
_ Synthèse des arts et unité de création. Vies d’André Bloc, a cura di P. Amaldi, C. Bruant, A. Viati Navone, I sessione del convegno internazionale di studi, Parigi, Fondation Suisse, Cité internationale universitaire, 7 aprile 2015 e Versailles, Léav-École nationale supérieure d’architecture, 8 aprile 2015.
_ Sintesi delle arti e unità di creazione. Vite di André Bloc, a cura di P. Amaldi, C. Bruant, A. Viati Navone, II sessione del convegno internazionale di studi, Lugano, LAC-Lugano Arte Cultura, 3-4 novembre 2016.
_ Arti e architettura. Il contributo di André Bloc 1950-1970, convegno internazionale di studi promosso da Cluster He Modern, Università IUAV di Venezia, LéaV-École nationale supérieure d’architecture de Versailles, Archivio del Moderno (USI), Venezia, Università IUAV, 15 maggio 2018.
Conferenze, relazioni a convegni e lezioni universitarie

_ A. Viati Navone, Tectoniques néoréalistes et baroques dans l’Italie de l’après-guerre, Laboratoire des techniques et de la sauvegarde de l’architecture moderne, Losanna, EPFL École polytechnique fédérale, 26 novembre 2012.
_ A. Viati Navone, Luigi Moretti (1907-1973). L’architecture comme «enchantement», conferenza nell’ambito del master “Histoire culturelle et sociale de l’architecture et de ses territoires” e della scuola dottorale, École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 1 marzo 2013.
_ A. Viati Navone, La Saracena di Luigi Moretti. Uno spazio barocco moderno, conferenza nell’ambito del “Laboratorio integrato di progettazione architettonica e urbana” e “Storia dell’architettura”, Istituto Universitario di Architettura di Venezia – IUAV, 22 maggio 2013.
_ A. Viati Navone, «Una forma percettivamente instabile quanto salda». La casa La Scala di Vittoriano Viganò per André Bloc, relazione al convegno internazionale di studi L’architettura e le arti 1945-1970. Paragoni e intertesti, Roma, Istituto Svizzero e American Academy, 29-31 ottobre 2014.
_ A. Viati Navone, Correspondances italiennes. La maison Escalier de Vittoriano Viganò pour André Bloc (1953-1958), relazione al convegno internazionale di studi Synthèse des arts et unité de création. Vies d’André Bloc, Parigi, Fondation Suisse, Cité internationale universitaire, 7 aprile 2015 e Versailles, Léav-École nationale supérieure d’architecture, 8 aprile 2015.
_ A. Viati Navone, 1954: La “Casa sperimentale B24”. La maison comme habitacle de vies nomades, relazione alla giornata di studi internazionale Le rôle des expositions dans la mise en place d’un discours sur l’habitation au XXe siècle, a cura di A. Debarre, A. De Magistris, F. Floré, C. Maumi, J.-L. Violeau, Parigi-Malaquais, Ensa, 13 maggio 2016.
_ A. Viati Navone, Interazioni fra Bloc e Viganò. L’eredità della Casa La Scala, relazione al seminario internazionale Itinerari nell’architettura di Vittoriano Viganò, a cura di G. Bertelli, A. Gritti, G. Pasqui, A. Rocca, I. Valente, Gardone Riviera, Vittoriale degli italiani, 23 maggio 2016.
_ A. Viati Navone, Expériences de synthèse des arts. Le cas italien Movimento Arte concreta-Espace, relazione alla giornata di studi Peintres, sculpteurs, architectes: le Groupe Espace et ses réseaux internationaux, Biot, Musée national Fernand Léger, 3 luglio 2016.
_ A. Viati Navone, «Esperimenti di sintesi delle arti». Analogie fra MAC e Groupe Espace, relazione al convegno internazionale di studi Sintesi delle arti e unità di creazione. Vite di André Bloc, Lugano, LAC-Lugano Arte Cultura, 3-4 novembre 2016.
_ A. Viati Navone, L’Unità di creazione secondo André Bloc, relazione alla giornata di studi André Bloc e l’integrazione delle arti plastiche nella vita, a cura di M. Del Francia et V. Gensini, Firenze, Museo del Novecento, 27 settembre 2017.
_ A. Viati Navone, Note sullo stato della ricerca, relazione al convegno internazionale di studi Arti e architettura. Il contributo di André Bloc 1950-1970, a cura di P. Faccio, F. Guerra, A. Viati Navone, Venezia, Università IUAV, 15 maggio 2018.
Organizzazione delle mostre
_ Structure Sculpture. Architecture et performance de 1960 à nos jours à Genève, a cura di P. Amaldi, M. Favre e A. Viati Navone, Ginevra, «Le Commun», BAC (Bâtiment d’Art Contemporain), 22 giugno-30 agosto 2017.
_ Arti e architettura. Il contributo di André Bloc 1950-1970, a cura di P. Faccio, F. Guerra e A. Viati Navone, Università IUAV di Venezia, Salle Gino Valle, 2-18 maggio 2018.

Un’impresa culturale e commerciale: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810)

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La ricerca ha ricostruito le complesse vicende della Calcografia Piranesi sullo sfondo della Roma della seconda metà del XVIII e della Parigi d’inizio XIX secolo.
I progetti intrapresi dai figli del celebre incisore Giovanni Battista Piranesi, e in particolare da Francesco, principale continuatore dell’opera paterna, sono stati analizzati alla luce degli scambi e dei confronti che in entrambi i contesti culturali essi seppero intrecciare.
Esaminando l’influenza del dibattito coevo sulle attività promosse dai fratelli Piranesi, l’indagine ripercorre le finora inedite tappe di un percorso in cui evidente è il tentativo di adeguare i mezzi offerti dall’incisione alle nuove esigenze del mercato, fino ad arrivare all’inserimento della riproduzione dell’antico in una prospettiva industriale.

Responsabile del progetto
Valeria Mirra
Durata 2011-2016

Esiti
Pubblicazione del volume

_ V. Mirra, Un’impresa culturale e commerciale: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810), Mendrisio (in preparazione 2018).
Pubblicazione di saggi e articoli
_ V. Mirra, «De pure décoration», «d’une utilité générale»: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810), “Ricerche di Storia dell’arte”, 2011, n. 105, pp. 63-75.
_ V. Mirra, «Pour naturaliser en France les arts de l’Italie»: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810), in G. Capitelli, S. Grandesso, C. Mazzarelli (a cura di), “Roma fuori di Roma”: l’esportazione dell’arte moderna tra il pontificato di Pio VI e Porta Pia (1775-1870), atti del convegno internazionale di studi, Roma 2013, pp. 529-539.
_ V. Mirra, Piranesi, Giovanni Battista, in S. Cecchini, S.A. Meyer, C. Piva, S. Rolfi Ožvald (a cura di), Il Settecento e le arti. A Orietta Rossi Pinelli dagli allievi, Roma 2016, pp. 240-245.
_ V. Mirra, «Labor omnia vincit». La Manufacture Piranesi de vases et ornements en terre cuite de Mortefontaine, in N. Coquery et al. (a cura di), «Les progrès de l’industrie perfectionnée». Luxe, arts décoratifs et innovation de la Révolution française au Premier Empire, atti del convegno internazionale, Parigi, 13-14 giugno 2014, Toulouse 2016, pp. 117-127.
_ V. Mirra, Tra centro e periferia. Il caso della campagna catalografica di Arrone (Terni) nel 1897: l'ispettore Luigi Lanzi, il professor Adolfo Venturi e l'architetto Giuseppe Sacconi, ICCD, luglio 2016: http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=4990.
_ V. Mirra, Domenico Aspari e la Scuola degli Elementi di Figura dell’Accademia di Brera in L. Tedeschi (a cura di), Dalle Accademie alle pratiche di cantiere. La formazione degli architetti ticinesi nell’Italia degli Stati preunitari, Lugano 2018.
Relazioni a convegni
_ V. Mirra, Il trasferimento della Calcografia Piranesi da Roma a Parigi: l’impatto e l’influenza sulla cultura visiva francese d’inizio XIX secolo, relazione alla giornata internazionale di studio Grand tour del terzo millennio. Ricerche di storia dell’architettura di borsisti e di artisti stranieri a Roma, a cura di C. Conforti e G. Bonaccorso, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria civile, cattedra di Storia dell’architettura, 21 aprile 2010.
_ V. Mirra, «Pour naturaliser en France les arts de l’Italie»: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810), relazione al convegno internazionale di studi “Roma fuori di Roma”: l’esportazione dell’arte moderna tra il pontificato di Pio VI e Porta Pia (1775-1870), a cura di L. Barroero, G. Capitelli, F. Mazzocca, British School at Rome, 13-15 dicembre 2011.
_ V. Mirra, Une mise en exposition de l’architecture à vocation didactique: le projet des frères Piranesi pour une «Encyclopédie de l’Architecture», relazione alla giornata di studi Le Musée des Monuments français et l’exposition de l’histoire, a cura di B. de Chancel-Bardelot, Parigi, Institut national d’histoire de l’art, 15 novembre 2012.
_ V. Mirra, «Vedere animata l’industria degli ingegni italiani nelle nuove scoperte dei generi e delle manifatture». La politique de soutien aux manufactures à Milan pendant le Royaume d’Italie (1805-1814), relazione alla giornata di studi Un napoléonide mécène: Eugène de Beauharnais (1781-1824) entre Paris, Milan et Munich, a cura di L. Tedeschi, J. Ebeling, P. Sénéchal, Parigi, Centre allemand d’histoire de l’art, 20 gennaio 2014.
_ V. Mirra, «Labor omnia vincit». La Manufacture Piranesi de vases et ornements en terre cuite de Mortefontaine, relazione al convegno internazionale di studi «Les progrès de l’industrie perfectionnée». Ateliers et manufactures de la Révolution française au Premier Empire (France, 1789-1815), a cura di N. Coquery, J. Ebeling, A. Perrin-Khelissa, P. Sénéchal, Parigi, Centre allemand d’histoire de l’art-Institut national d’histoire de l’art, 13-14 giugno 2014.
_ V. Mirra, La Calcografia Piranesi da Roma a Parigi, 1799-1810, relazione alla giornata di studio Giambattista Piranesi. Matrici incise 1756-1757, a cura di G. Mariani, Roma, Istituto Centrale per la Grafica, 26 maggio 2015.

Giulio Minoletti (1910-1981): architetto e designer

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Fondo Giulio Minoletti. 1960-1981 (con documenti dal 1781 e fino al 1999)
Esponente di spicco di quella scuola milanese che offrì un contributo di valore alla nuova architettura italiana del primo e del secondo dopoguerra, Giulio Minoletti fu personalità versatile e di grande sensibilità artistica, che all’esercizio della professione di architetto, designer e urbanista e al lavoro di illustratore e caricaturista affiancò un costante impegno per la critica e l’insegnamento.
Muovendo dal fondo archivistico dell’architetto conservato all’Archivio del Moderno, la ricerca ne ha ripercorso l’opera, sondandone i molteplici aspetti: dalla partecipazione alle Triennali degli anni 1930-1939 all’allestimento di stand fieristici per importanti aziende quali Fiat, Montecatini e Breda; dalla progettazione di piani regolatori (per Busto Arsizio, con Michele Castiglioni, Silvio Gambini, Paolo Mezzanotte, 1934) alla realizzazione di edifici come la casa in piazzale Istria a Milano (1933), la casetta di fine settimana per uno scapolo a Varenna sul lago di Como (1940), la casa del Cedro in via Fatebenefratelli (1951), la mensa Pirelli alla Bicocca (1958, demolita nel 1998), la casa a ville sovrapposte ai giardini dell’Arcadia (1959); dall’interesse per l’industrializzazione edilizia e la prefabbricazione applicata agli ambienti domestici, da cui traggono origine il blocco-bagno della Better Living (1949) e la Capanna Minolina della Holiday (1962), all’attività di progettista d’interni che lo portò a disegnare l’allestimento dei saloni e delle cabine di alcune navi transatlantiche, tra le quali ricordiamo la Andrea Doria (1952) e la Cristoforo Colombo (1954), e gli interni del quadrimotore BZ-308 (1948) e dell’elettrotreno Settebello (1949), entrambi realizzati dalle officine Breda.

Partner: Accademia di architettura – Università della Svizzera italiana in collaborazione con il Politecnico di Milano, Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni, Dipartimenti di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito – DABC e di Architettura e Studi Urbani – DAStU, e l’Ordine e Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano.
Responsabili del progetto
Christian Sumi, Maria Cristina Loi e Annalisa Viati Navone
Ricercatori
Elena Triunveri
Durata 2009-2017

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ M.C. Loi, E. Triunveri (a cura di), Oltre un rettangolo di cielo. Interni milanesi di Giulio Minoletti, Mendrisio-Milano 2011.
_ E. Triunveri, Giulio Minoletti 1910-1981. Inventario analitico dell’archivio, Mendrisio-Milano 2014.
_ A. Viati Navone, C. Sumi (a cura di), Giulio Minoletti architetto, urbanista e designer, Mendrisio-Milano 2014.
_ M.C. Loi, C. Sumi, A. Viati Navone (a cura di), Giulio Minoletti. Lo spettacolo dell’architettura, Mendrisio-Milano 2017.
Pubblicazione di saggi
_ A. Viati Navone, L’edificio di Piazzale Istria di Giulio Minoletti. Un’analisi “intertestuale”, in L’opera sovrana. Studi sull’architettura del XX secolo dedicati a Bruno Reichlin / Etudes sur l’architecture du XXe siècle offertes à Bruno Reichlin / Studien über die Architektur des XX. Jh. für Bruno Reichlin, Mendrisio-Milano 2014, pp. 389-403.
_ A. Viati Navone, «Il profumo del passato è debolissimo in confronto alla forza viva del presente». Cenni sulla vitalità dell’architettura di Giulio Minoletti, in C. Sumi, A. Viati Navone (a cura di), Giulio Minoletti architetto, urbanista e designer, Mendrisio-Milano 2014, pp. 10-25.
_ A. Viati Navone, Giulio Minoletti e il suo tempo, ivi, pp. 30-55.
_ A. Viati Navone, L’architettura come spettacolo. Attitudini progettuali di Giulio Minoletti, in M.C. Loi, C. Sumi, A. Viati Navone (a cura di), Giulio Minoletti. Lo spettacolo dell’architettura, Mendrisio-Milano 2017, pp. 17-45.
_ E. Triunveri, «Fare l’architetto è bellissimo». Giulio Minoletti tra rigore professionale e joie de vivre, ivi, pp. 47-97.
_ A. Viati Navone, Una composizione di «forme così intellettualmente scandite». L’architettura della Colonia climatico-balneare a Formia come paradigma dei temi compositivi dell’anteguerra, ivi, pp. 115-143.
_ B. Reichlin, Ville sovrapposte ai Giardini d’Arcadia: l’architettura fra autografia e allografia, ivi pp. 433-469.
_ A. Viati Navone, «Il confortevole e caldo arredatore di città nebbiose». L’abitare fra il vivere e l’esporre: gli interni degli anni Trenta e Quaranta, ivi, pp. 483-529.
_ A. Viati Navone, Riflessi di «architettura concreta». Le dimore di Minoletti dall’appartamento in via Gesù alla «villa sul tetto», ivi, pp. 531-569.
Organizzazione del convegno
_ Giulio Minoletti. La figura e l’opera, a cura di M.C. Loi, L. Tedeschi, C. Sumi, D. Vitale, convegno internazionale di studi, Politecnico di Milano-Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, Milano, 12 dicembre 2012, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura e il Dottorato in Composizione architettonica, Scuola di Architettura Civile, Politecnico di Milano.
Relazioni a convegni e conferenze
_ A. Viati Navone, Habiter entre vivre et exposer. Les intérieurs de Giulio Minoletti (1910-1981), conferenza, École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 4 dicembre 2015.
_ E. Triunveri, Un architecte entre rigueur professionnelle et joie de vivre, relazione alla giornata di studio Un architecte milanais «à la versatilité toute italienne». Regards croisés sur Giulio Minoletti (1910-1981), École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 15 giugno 2016.
_ A. Viati Navone, Reflets d’architecture “concrète”. Minoletti et ses chez-soi, relazione alla giornata di studio Un architecte milanais «à la versatilité toute italienne». Regards croisés sur Giulio Minoletti (1910-1981), École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 15 giugno 2016.
_ B. Reichlin, Allotropie et autographie dans le projet des villas superposées aux Jardins d’Arcadie, relazione alla giornata di studio Un architecte milanais «à la versatilité toute italienne». Regards croisés sur Giulio Minoletti (1910-1981), École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 15 giugno 2016.
_ N. Navone, Die Mailänder Wohnkultur der 50er-Jahre, conferenza, Zurigo, Gustav-Turm, 21 marzo 2017.
Organizzazione delle mostre
_ Oltre un rettangolo di cielo. Interni milanesi di Giulio Minoletti, a cura di M.C. Loi e E. Triunveri, mostra organizzata in occasione del Salone Internazionale del mobile 2011, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura Scuola di Architettura civile, Politecnico di Milano e l’Ordine e Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, Milano, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, 12-17 aprile 2011.
_ Giulio Minoletti architetto, urbanista e designer, a cura di C. Sumi e A. Viati Navone, Mendrisio, Galleria dell’Accademia di architettura, 17 aprile-1 giugno 2014.

La trasmissione dell’Antico in Russia e Polonia in epoca neoclassica

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Il progetto ha indagato i legami che si erano istituiti, grazie al transfert culturale fondato sull’Antico e al suo crescente culto nella seconda metà del XVIII secolo (ma anche il tempo che segue fino a comprendere almeno le prime tre decadi del XIX secolo), tra l’Impero russo, lo Stato polacco-lituano e la Penisola italiana, che, di questo culto, è la culla, con Roma in primissimo piano. In particolare si è data attenzione alla cultura artistica e architettonica, veicolata da singole personalità come da una generale corrente di pensiero e da non pochi strumenti circolanti per l’Europa intera, da nord a sud, da est ad ovest, nell’arco di tempo che corrisponde alla cosiddetta stagione “neoclassica”, dalla piena affermazione dell’Illuminismo all’epoca napoleonica, e fino alla Restaurazione.

Partner: Museo dell’Ermitage, Dipartimento dell’Arte Occidentale, San Pietroburgo; Museo-Castello Reale di Varsavia.
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi, Sergej Androsov e Andrzej Rottermund
Coordinamento scientifico
Alesandra Pfister
Durata 2008-2014

Esiti

Pubblicazione del volume
_ Diffusione e declinazioni dell’Antico in Polonia e Russia in età neoclassica, numero monografico, “Ricerche di Storia dell’arte”, a cura di L. Tedeschi (in preparazione, 2018).
Pubblicazioni di saggi e articoli
_ L. Tedeschi, Rappresentare l’Antico: “Le Vestigia delle Terme di Tito e loro interne pitture”, in V. Curzi, C. Brook (a cura di), Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700, Milano 2010, pp. 39-44.
_ S. Androsov, La fortuna della scultura greco-romana in Russia nel Settecento tra originali e copie, ivi, pp. 81-90.
_ L. Tedeschi, Lo stile, la parte, l’intreccio. Il disegno architettonico dall’antico come modello di “gusto” nella seconda metà del XVIII secolo, in G. Capitelli, S. Grandesso, C. Mazzarelli (a cura di), “Roma fuori di Roma”. L’esportazione dell’arte moderna da Pio VI all’Unità, Roma 2013, pp. 451-463.
_ N. Navone, Rimskie reminiscencii pod moskovskij nebom. Muzykal’nyj pavil’on Domenico Žiljardi v Kuz’minkach [Reminiscenze romane sotto il cielo moscovita. Il Padiglione per la musica di Domenico Gilardi a Kuz’minki], in An influence of Antiquity on European Art, atti del convegno internazionale di studi, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo 2015, pp. 111-121.
Organizzazione dei convegni
_ «La lumière vient du Nord!» Le arti e la trasmissione dell’antico in Polonia e Russia in età neoclassica, a cura di L. Tedeschi e S. Androsov, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Museo-Castello Reale di Varsavia, Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, Loveno di Menaggio, Villa Vigoni, 6-8 marzo 2008.
_ An Influence on Antiquity on European Art XVII-XVIII centuries, a cura di L. Tedeschi e S. Androsov, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 29-30 ottobre 2008; in collaborazione con il Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo e il Museo-Castello Reale di Varsavia.
_ Diffusione e declinazioni dell’Antico in Polonia e Russia in età neoclassica, a cura di L. Tedeschi, A. Rottermund e S. Androsov, convegno internazionale di studi, Varsavia, Museo-Castello Reale, 6-8 novembre 2013; in collaborazione con il Museo-Castello Reale di Varsavia e il Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo.
Relazioni a convegni e conferenze
_ N. Navone, Rimskie reminiscencii pod moskovskij nebom. Muzykal’nyj pavil’on Domeniko Žiljardi v Kuz’minkach [Reminiscenze romane sotto il cielo moscovita. Il Padiglione per la musica di Domenico Gilardi a Kuz’minki], relazione al convegno internazionale di studi An influence of Antiquity on European Art, nell’ambito delle “Levinson-Lessing Lectures”, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 29-30 ottobre 2008.
_ L. Tedeschi, Il disegno architettonico dell’antico come modello di “gusto” nella seconda metà del XVIII secolo, relazione al convegno internazionale di studi, “Roma fuori di Roma”. L’esposizione dell’arte moderna da Pio VI all’unità (1775 -1870), British School at Rome, 13-15 dicembre 2011.
_ L. Tedeschi, San Pietroburgo novella Roma. Il contributo della cultura architettonica italiana alla “scena di una imperial città”, Lectio magistralis, Premio Giacomo Quarenghi, Teatro Sociale di Bergamo, 19 maggio 2012.
_ L. Tedeschi, De l’Occident à l’Orient, architecture italianisante à Saint-Pétersbourg de Catherine II à Alexandre Ier, conferenza, Parigi, École national de chartes, 2 aprile 2014.
_ L. Tedeschi, Il primato dell’interpretazione nell’architettura classicista. Pietroburgo, Parigi e Roma da Caterina II a Alessandro I, conferenza pubblica, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 17 dicembre 2015.
_ L. Tedeschi, Giovan Battista Piranesi e Vincenzo Brenna, un incontro nella Roma degli anni Settanta, conferenza, Mosca, Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Pushkin”, 12 ottobre 2016.

Domenico Fontana (1543-1607): architettura e ingegneria agli albori del Barocco

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“Architetto molto celebre per la erezione de gli obelischi”, – come scrisse di lui il Bellori, che fu tra i suoi primi biografi – Domenico Fontana e presto assurto al rango di figura “araldica” degli architetti ticinesi, di cui si e ritenuto incarnasse l’intelligenza pratica e duttile, la versatilita, l’intraprendenza. A questa notorieta, che non di rado trascolora nel mito, ha corrisposto tuttavia un’attenzione critica intermittente, volta a porre in luce momenti o aspetti particolari della sua opera, su cui gravano le riserve (soprattutto di natura formale) espresse dalla storiografia passata e presente. Avviato dall’Archivio del Moderno in collaborazione con la Facolta di architettura dell’Universita degli Studi di Napoli “Federico II”, con la quale e stata firmata una convenzione di collaborazione scientifica, il progetto di ricerca ha riconsiderato l’opera di Domenico Fontana sulla scorta di nuove fonti documentarie e di un vaglio critico aggiornato, muovendo dagli anni di formazione e dagli esordi romani dell’architetto, per giungere alla sua completa affermazione sotto il pontificato di Sisto V e all’opera compiuta a Napoli come “Architetto e Ingegnere maggiore” del Regno.

Partner: Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Facoltà di Architettura; Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Storia dell’architettura restauro e conservazione dei beni architettonici.
Responsabili del progetto
Nicola Navone e Sergio Villari
Durata 2006-2011

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ T. Kämpf, N. Navone (a cura di), Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607). Con la Vita di Domenico e di Giovanni Fontana di Giovan Pietro Bellori (1672), Melide 2007.
_ G. Curcio, N. Navone, S. Villari (a cura di), Studi su Domenico Fontana, Mendrisio-Milano 2011.
Organizzazione del convegno
_ «Cosa è architetto». Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607), a cura di G. Curcio, N. Navone, S. Villari, Mendrisio, Accademia di architettura, 13-14 settembre 2007 (convegno organizzato in occasione delle celebrazioni promosse dal Comune di Melide per il quarto centenario della morte dell’architetto).
Allestimento della mostra
_ Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607), a cura di T. Kämpf e N. Navone, mostra didattica organizzata dal Comune di Melide, Melide, Sala polivalente, 15 settembre-14 ottobre 2007.

Razionalismo e trasgressività tra barocco e informale in Luigi Moretti

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Il progetto si è inserito nell’ambito delle attivita scientifiche promosse dall’Archivio del Moderno sulla cultura architettonica italiana del Novecento, con particolare attenzione al periodo del dopoguerra e alle interazioni fra arte e architettura, e ha avuto come obiettivo lo studio dell’originale contributo offerto da Luigi Moretti (1907-1973) alla cultura architettonica italiana, a partire dall’analisi delle opere realizzate, dei progetti e degli scritti. La ricerca si è svolta nell’ambito della convenzione firmata dall’Accademia di architettura e dall’Archivio del Moderno nel 2002 con il Ministero per i Beni e le Attivita Culturali dello Stato Italiano, Direzione generale per gli Archivi e Direzione generale per l’Architettura e l’Arte contemporanee, e dei successivi accordi siglati con la Facolta di architettura “Valle Giulia”, Universita degli Studi di Roma “La Sapienza” e l’Archivio Centrale dello Stato, Roma e ha portato, tra l’altro, alla realizzazione di una delle quattro mostre inaugurali del MAXXI, il Museo nazionale per le arti del XXI secolo di Roma.

Partner della ricerca: Universita degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facolta di architettura “Valle Giulia”.
Partner delle mostre: MAXXI Museo Nazionale per le Arti del XXI secolo, Roma; Archivio Centrale dello Stato, Roma; Accademia Nazionale di San Luca, Roma.
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Bruno Reichlin
Coordinamento scientifico
Annalisa Viati Navone
Durata 2005-2010

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ B. Reichlin, L. Tedeschi (a cura di), Luigi Moretti. Razionalismo e trasgressivita tra barocco e informale, Milano 2010.
_ M. Casciato, A. Viati Navone, Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale, Guida alla mostra, Milano 2010.
_ A. Viati Navone, “La Saracena” di Luigi Moretti tra suggestioni mediterranee, barocche e informali, Mendrisio-Milano 2012.
Pubblicazione di saggi e articoli
_ B. Reichlin, A. Viati Navone, Dalle case albergo al “palazzo volante”. Una promenade fra tensioni spaziali e percettive, “Archi”, giugno 2011, n. 3, pp. 24-36.
_ A. Viati Navone, L’esibizione del corpo lungo i nuovi percorsi dell’architettura, in E. Leuschner (a cura di), Figura umana. Normkonzepte der Menschendarstellung in der italienischen Kunst 1919-1939, Petersberg 2012, pp. 161-175.
_ A. Viati Navone, Architekt Luigi Moretti. Od Racjonalizmu do “L’Art Informel” - Sztuki Informelu / The Architect Luigi Moretti. From Rationalism to Informalism, “Kwartalnik Architektury i Urbanistyki. Teoria i Historia”/“The Architectural and Town Planning Quarterly”, Varsavia, a. LVII, 2012, n. 2, pp. 3-41.
_ L. Tedeschi, La decostruzione dell'immagine visiva nella lettura del Caravaggio di Luigi Moretti. Criticità dell'architettura moderna nel rispecchiamento con la storia, in L’opera sovrana. Studi sull’architettura del XX secolo dedicati a Bruno Reichlin / Etudes sur l’architecture du XXe siècle offertes à Bruno Reichlin / Studien über die Architektur des XX. Jh. für Bruno Reichlin, Mendrisio-Milano 2014, pp. 101-115.
Corsi universitari, conferenze e relazioni a convegni
_ B. Reichlin, Luigi Moretti nella cultura architettonica italiana del dopoguerra, conferenza inaugurale della mostra Moretti visto da Moretti, Roma, Archivio Centrale dello Stato, 13 dicembre 2007.
_ A. Viati Navone, Tersicore cerca un tempio: Jia Ruskaja e Luigi Moretti nel progetto dell’Accademia di danza, relazione al convegno internazionale di studi, Luigi Moretti architetto del Novecento, Facoltà di Architettura Valle Giulia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 24-26 settembre 2009.
_ B. Reichlin, Strumenti critici per il XX secolo, corso di Bachelor 3, Accademia di architettura di Mendrisio (USI), a.a. 2010-2011.
_ L. Tedeschi, La sintesi delle arti nell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta, corso di Master 1+2, Accademia di architettura (USI), Mendrisio, semestre estivo 2009-2010.
_ A. Viati Navone, “Focus Luigi Moretti” sulla villa “La Saracena”, relazione alla giornata di studio a cura di E. Valente, Roma, Auditorium MAXXI, 13 ottobre 2010.
_ B. Reichlin, “Focus Luigi Moretti” sulla villa “La Saracena”, relazione alla giornata di studio a cura di E. Valente, Roma, Auditorium MAXXI, 13 ottobre 2010.
_ A. Viati Navone, La Saracena de Luigi Moretti. Un espace baroque moderne, conferenza, École Nationale Supérieure d’Architecture de Lyon, 25 novembre 2011.
_ A. Viati Navone, Luigi Moretti architect: from Rationalism to “Informalism”, conferenza pubblica, Politecnico di Varsavia, Facoltà di Architettura, 29 maggio 2012.
_ A. Viati Navone, «In breve spazio si concentra un mondo». Luigi Moretti, le strutture barocche e l’«incantamento», conferenza promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Istanbul nell’ambito del ciclo Storie di architetti italiani/Italyan Mimarlarin öiküsü, diretto da Moira Valeri, Istanbul, Museo SALT Galata, 6 aprile 2018.
_ A. Viati Navone, La lettura genetica di un’opera di architettura. La Villa La Saracena di Luigi Moretti, conferenza nell’ambito del corso Teorie e Storia degli Interni del Prof. Imma C. Forino, Politecnico di Milano, 18 aprile 2018.

Organizzazionie delle mostre
_ Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale, a cura di B. Reichlin e M. Casciato, Roma, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, 30 maggio-28 novembre 2010.
_ Luigi Moretti: storia arte e scienza, a cura di B. Reichlin e L. Tedeschi, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, 30 maggio-28 novembre 2010.
_ Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale, a cura di B. Reichlin e A. Viati Navone, Mendrisio, Accademia di architettura, Palazzo Canavèe, 23 febbraio-10 aprile 2012.

Dalle rive della Neva. Epistolari di tre famiglie di costruttori nella Russia degli zar

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Come numerosi loro conterranei ticinesi, anche gli architetti Visconti, Ruggia e Staffieri inseguirono fama e fortuna professionale in Russia. Le loro vicende possono essere lette in filigrana nelle missive inviate ai familiari, ai parenti e agli amici. Conservate in archivi privati e al Museo del Malcantone, a Curio, esse apportano nuove conoscenze sull’opera di queste famiglie d’architetti, sulle condizioni in cui si trovarono a lavorare, sulla vasta trama di rapporti familiari, professionali o clientelari che seppero intessere lungo il filo degli anni. Lo studio è nato da un accordo di collaborazione finalizzato alla pubblicazione di queste lettere, siglato tra l’Archivio del Moderno e il Museo del Malcantone di Curio.

Partner: Museo del Malcantone, Curio
Responsabile del progetto
Nicola Navone
Durata 2005-2006

Esito

Pubblicazione del volume
_ N. Navone (a cura di), Dalle rive della Neva. Epistolari di tre famiglie di costruttori nella Russia degli zar, Mendrisio 2009.

Vincenzo Brenna: il tema dell’Antico

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Attivo in Polonia, Russia e a Dresda, legato da saldi rapporti con alcuni dei principali protagonisti della temperie neoclassicista in Polonia, Germania e Inghilterra, Brenna svolse un ruolo rilevante nella tramitazione della cultura neoclassica riferita ai modelli romani, e più in generale alla cultura architettonica italiana. La ricerca ha ricostruito un quadro complessivo dell’opera architettonica e decorativa di Vincenzo Brenna (1741-1817/20), mettendone in luce l’impatto sulla cultura estetica in Germania, Inghilterra, Polonia e Russia.

Partner: Museo dell’Ermitage (Dipartimento dell’Arte occidentale), San Pietroburgo; Museo-Castello Reale di Varsavia; Museo-residenza di Ostankino, Mosca; Museo-residenza di Pavlovsk; Istituto di Storia dell’arte dell’Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia; Museo di Wilanow, Varsavia; Museo Nazionale di Varsavia; Biblioteca Universitaria di Varsavia; Bibliotheca Hertziana-Istituto Max Planck per la Storia dell’arte, Roma.
Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Coordinamento scientifico
Alessandra Pfister
Durata 2005-2009

Esiti

Relazioni a convegni
_ L. Tedeschi, Incontri romani di Vincenzo Brenna: 1767-1780, Convegno internazionale di studi Roma e la creazione di un patrimonio culturale europeo nella prima eta moderna: L’impatto degli agenti e dei corrispondenti di arte e architettura, organizzato dalla Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte in collaborazione con il Forschungszentrum Europäische Aufklärung, Potsdam, Académie de France à Rome, Villa Medici-The British School at Rome, 13-16 ottobre 2005.
_ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna e i disegni dall’Antico per Charles Townley, Convegno Internazionale di studi Roma Britannica: Art Patronage and Cultural Exchange in Eighteenth Century, The British School at Rome, 15-17 febbraio 2006.
_ L. Tedeschi, Roma 1779, sulle tracce di Stanislaw Kostka Potocki e Vincenzo Brenna, Giornate di Studi dedicate a Jan Potocki e Stanislaw Kostka Potocki, Accademia delle Scienze Polacca, Roma, 17-18 aprile 2007.
Pubblicazioni di saggi e articoli
_ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna, in A. Cipriani, G.P. Consoli, S. Pasquali (a cura di), Contro il barocco. Apprendistato a Roma e pratica dell’architettura
civile in Italia 1780-1820, Roma 2007, pp. 405-419.
_ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna i Ruiny Term Titusa [Vincenzo Brenna e le rovine delle Terme di Tito], in J. Guze (a cura di), Zloty Dom Nerona [La Domus Aurea di Nerone], Muzeum Narodowe w Warszawie, Varsavia 2008, pp. 45-64.
_ L. Tedeschi, La cultura architettonica e il culto dell’antico nella Roma del Settecento. Vincenzo Brenna, i suoi anni romani: 1741-1781, in P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I, atti del convegno internazionale (Ascona, Monte Verità, 7-8 aprile 2000 e Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2000-2001), Mendrisio 2008, pp. 401-450.
_ L. Tedeschi, “Il mio singolar piacere” in 18 missive di Vincenzo Brenna a Charles Townley e Stanislaw K. Potocki, ivi, pp. 451-494.
_ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna, Decorazione del “Corridoio delle aquile” della Domus aurea, in V. Curzi, C. Brook (a cura di), Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700, Milano 2010, pp. 393-394.
_ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna Copia di decorazione murale romana, ivi, p. 394.
_ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna and his drawings from the antique for Charles Townley, in D.R. Marshall, S. Russell, K. Wolfe (a cura di), Roma Britannica. Art Patronage and Cultural Exchange in Eighteenth-Century Rome, London 2011, pp. 257-269.

Villa Girasole a Marcellise, Verona (1931-1935)

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Fondo Angelo Invernizzi. 1926-1958
Lo studio ha indagato analiticamente la genesi progettuale, il cantiere, l’edificio, il parco e il territorio circostante della Villa Girasole, unico esempio italiano esistente di casa d’abitazione girevole. La villa, una rivoluzionaria architettura in cemento armato, era stata voluta, ideata e costruita nella campagna veronese dall’ingegner Angelo Invernizzi, tra il 1929 e il 1935, cristallizzando una straordinaria prova di cultura tecnica entro una forma plastica che esprime piena adesione alle piu avanzate proposte linguistiche del tempo.

Responsabile del progetto
Letizia tedeschi
Durata 2005-2008

Esito

Pubblicazione del volume
_ Villa Girasole. La casa rotante / The Revolving House, testi di A. Galfetti, K. Frampton, V. Farinati, fotografie di E. Cano, Mendrisio 2006.

Marco Zanuso tra tecniche costruttive e tecniche di progettazione

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Fondo Marco Zanuso. 1960-1998
Figura complessa e poliedrica di designer e architetto, Marco Zanuso (1916-2001) è stato tra i principali protagonisti della scena milanese ed italiana del secondo dopoguerra. La ricerca ha inteso indagarne l’opera prestando particolare attenzione alla sua produzione architettonica, rimasta fino ad oggi meno conosciuta. L’analisi e la pubblicazione di una scelta degli scritti di Zanuso hanno costituito una tappa importante del processo di valorizzazione dell’archivio dell’architetto, insieme alla mostra allestita nel 2013 nella sede dell’Ordine degli Architetti di Milano, incentrata sugli oggetti di design e la relazione con la produzione industriale.

Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Annalisa Viati Navone
Durata 2005-2013

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ R. Grignolo (a cura di), Marco Zanuso. Scritti sulle tecniche di produzione e di progetto, Mendrisio-Milano 2013.
_ A. Bassi, L. Tedeschi (a cura di), MZ Progetto integrato. Marco Zanuso design, tecnica e industria, Mendrisio-Milano 2013.
Pubblicazione di saggi e articoli
_ L. Tedeschi, Archivi di architetti milanesi: l’Archivio Zanuso, in A. Piva, A. Prina (a cura di), Marco Zanuso: architettura, design e la costruzione del benessere, Roma 2007, pp. 109-115.
_ R. Grignolo, Salvaguardia del patrimonio industriale, tra “restauro” e “riuso”, “Patrimonio Industriale”, numero monografico a cura di M. Trisciuoglio, a. V, aprile 2011, n. 7, pp. 10-19.
_ R. Grignolo, La sauvegarde du patrimoine industriel récent. De l'étude monographique de l'oeuvre à la mise au point d'un cahier des charges, “Zeitschrift für Schweizerische Archäologie und Kunstgeschichte”, 2012, n. 69, pp. 53-70.
_ R. Grignolo, Dalla conoscenza delle tecniche alla progettazione di “oggetti tecnici concreti”. L’esperienza di Marco Zanuso, in L’opera sovrana. Studi sull’architettura del XX secolo dedicati a Bruno Reichlin / Etudes sur l’architecture du XXe siècle offertes à Bruno Reichlin / Studien über die Architektur des XX. Jh. für Bruno Reichlin, Mendrisio-Milano 2014, pp. 321-329.
Relazioni a convegni e conferenze
_ L. Tedeschi, Archivi di architetti milanesi: l’Archivio Zanuso, Convegno Internazionale di Studi, Marco Zanuso: Architettura, Design e la costruzione del benessere, organizzato dalla Facolta di Architettura e Societa-Dipartimento di Architettura e Pianificazione; Facolta del Design-Dipartimento Indaco, Politecnico di Milano, 29 maggio 2007.
_ R. Grignolo, Il complesso industriale di Scarmagno, Ivrea, 1962-72. Strategie per il recupero e la gestione di complessi di grandi dimensioni, Lezione-conferenza tenuta presso ISSI-International Summer School Ivrea, Scuola estiva di architettura promossa dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, dalla Citta di Ivrea e dalla Fondazione Adriano Olivetti con il sostegno del Consorzio per gli insediamenti produttivi del Canadese, 9 settembre 2009.
_ R. Grignolo, Dalla conoscenza della tecnica alla progettazione di “oggetti tecnici concreti”, International Conference, War Perspectives. Architecture and Planning in Italy and beyond (1937-1945), Politecnico di Milano, 21-22 gennaio, 2010.
_ R. Grignolo, La sauvegarde du patrimoine industriel récent: de l’etude monographique à la mise au point d’un cahier des charges, Intervento al Premier Congrès Suisse en Histoire de l’art, Università di Berna, 2-4 settembre 2010.
Organizzazione della mostra
_ Marco Zanuso. Design, tecnica e industria, a cura di A. Bassi e F. Bulegato, Milano, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, 9-30 aprile 2013.

L’Album Grimani di Luigi Rusca

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Album Rusca Grimani. 1795
La ricerca ha indagato analiticamente l’album di disegni donato nel 1795 dall’architetto ticinese Luigi Rusca (1762-1822) a Zampiero Grimani, ambasciatore uscente della Repubblica Veneta presso la corte degli zar. Il prezioso volume, raccoglie venti disegni di architettura, tra i quali due tavole di sicura autografia quarenghiana, e costituisce un’eccezionale testimonianza della temperie architettonica pietroburghese di fine Settecento.
L’edizione critica del volume è stata finanziata dalla Associazione Amici dell’Accademia in occasione del decennale dell’Accademia di architettura e dell’Archivio del Moderno.

Responsabile del progetto
Nicola Navone
Durata 2005-2006

Esito

Pubblicazione del volume
_ P. Angelini, N. Navone (a cura di), Album Rusca Grimani. Disegni di architettura dalla Russia di Caterina II / Architectural Drawings from Catherine II’s Russia, Mendrisio 2007.

I maestri ticinesi e Giacomo Quarenghi. Ruoli, carriere e interazioni di architetti e artisti ticinesi nella Russia neoclassica

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Il progetto di ricerca ha analizzato il contributo offerto alla cultura neoclassica russa dai “collaboratori” ticinesi di Giacomo Quarenghi (1744-1817), tra i quali conviene ricordare personalità come Luigi Rusca, Domenico Felice Lamoni, Marco Ruggia, Domenico Quadri, Placido e Davide Visconti. L’opera di questi artefici è stata indagata sia nell’ambito della produzione quarenghiana, sia in contesti di attività autonomi. Parte dei risultati della ricerca è poi confluita nei successivi progetti dedicati allo studio e alla pubblicazione dell’Album Rusca Grimani e degli epistolari delle famiglie Visconti, Ruggia e Staffieri.

Responsabile del progetto
Nicola Navone
Durata 2003-2006

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ N. Navone, Bâtir pour les tsars. Architectes tessinois en Russie 1700-1850, Lausanne 2007.
_ N. Navone, Costruire per gli zar. Architetti ticinesi in Russia, 1700-1850, Bellinzona 2010.
Pubblicazione del saggio
_ N. Navone, «Tutti questi Capo Maestri Luganesi». Costruttori “ticinesi” nei cantieri della Russia imperiale, in J.-F. Chauvard, L. Mocarelli (a cura di), L’attività edilizia nell’Europa moderna: circuiti della manodopera e organizzazione dei cantieri, atti delle giornate di studio, Lugano-Mendrisio 2005, “MEFRIM” [“Mélanges de l’École française de Rome - Italie et Méditerranée”], 119-2, 2007 (2008), pp. 413-420.
Relazione al convegno
_ O. Kirikova, L’organisation des chantiers à Pétersbourg sous Quarenghi et Brenna, relazione alle giornate di studio L’attività edilizia nell’Europa moderna: circuiti della manodopera e organizzazione dei cantieri, organizzata dall’Istituto di Storia delle Alpi e dall’Archivio del Moderno, su iniziativa dell’École française de Rome e del Dipartimento di Economia politica dell’Università Milano Bicocca, Mendrisio e Lugano, 22-23 aprile 2005.
Organizzazione della mostra
_ Giacomo Quarenghi (1744-1817) nelle raccolte grafiche degli architetti ticinesi, a cura di N. Navone, mostra promossa dall’Archivio del Moderno e dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate-Mendrisio, Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, 5 marzo-17 aprile 2017.

L’architettura del XX secolo in Ticino: guida storico-critica

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Fondo Aurelio Galfetti. 1958-
La ricerca si propone di indagare, da una pluralità di prospettive, l’architettura del XX secolo in Ticino, muovendo dalla scala territoriale per giungere sino al dettaglio costruttivo. Lo studio mira perciò a delineare lo sviluppo delle infrastrutture territoriali (strade, ferrovie, bonifiche, impianti idroelettrici), a riconoscere l’azione di vocazioni territoriali (come il turismo) o di politiche culturali (come l’edilizia scolastica negli anni Sessanta-Ottanta) che influirono in modo determinante sul territorio; sino a mettere a fuoco e situare criticamente opere, figure, filoni di ricerca, tendenze, in relazione alla cultura architettonica svizzera e internazionale.

Responsabili del progetto
Nicola Navone e Bruno Reichlin
Durata 2003-2008

Collaborazioni internazionali
Si è sviluppata con l’Università IUAV di Venezia una collaborazione per il progetto Interazioni tra Italia e Svizzera nella cultura architettonica del secondo dopoguerra (avviato nel 2013 con l’invito di N. Navone all’Università IUAV come visiting professor).

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ N. Navone, B. Reichlin (a cura di), Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, Mendrisio 2009.
_ R. Bergossi, La Biblioteca cantonale di Rino e Carlo Tami a Lugano, Mendrisio (in preparazione).
_ N. Navone, Le scuole e l’asilo di Riva San Vitale di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, Mendrisio (in preparazione).
_ N. Navone, B. Reichlin (a cura di), L’architettura del XX secolo in Ticino: guida storico-critica, Mendrisio (in preparazione).
Pubblicazione di saggi e articoli
_ N. Navone, Fonti, modelli, paradigmi: brevi note sull’architettura degli anni Cinquanta in Ticino, “Archivio Storico Ticinese”, seconda serie, 136, dicembre 2004, pp. 257-280 (atti del seminario Fermenti culturali nel Ticino degli anni Cinquanta, Bellinzona, Palazzo Franscini, 27 marzo 2004).
_ R. Bergossi, Il Sanatorio del Gottardo a Piotta, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LVI, 2005, n. 3, pp. 60-63.
_ N. Navone, Peppo Brivio und die Tessiner Architektur der 1950er-Jahre, “tec 21”, 26 agosto 2005, n. 35, pp. 21-26.
_ R. Bergossi, La città verticale mancata, “Archi”, numero speciale, Un’idea di città verticale: la Casa Torre di Tami a Lugano, 2008, n. 1, pp. 8-15.
_ R. Bergossi, Il padiglione di Bruno Giacometti alla Biennale di Venezia: una proposta di lettura, “Quaderni grigionitaliani”, luglio 2008, n. 2, pp. 239-246.
_ N. Navone, L’aristocratico empirismo di Rino Tami. Lo Studio della Radio della Svizzera Italiana di Camenzind, Jäggli e Tami, in K. Frampton, R. Bergossi (a cura di), Rino Tami. Opera completa, Mendrisio 2008, pp. 115-135.
_ R. Bergossi, Augusto Guidini junior, in Allgemeines Künstlerlexicon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. LXV, München-Leipzig 2009, ad vocem.
_ R. Bergossi, Lo “studente architetto” Rino Tami all’opera a Bergamo. Progetti degli architetti luganesi Bordonzotti e Tami a Villa Quies negli anni Trenta del Novecento, “Arte e storia”, a. X, settembre-ottobre 2009, n. 44, pp. 362-371.
_ R. Bergossi, “Altri moderni” e razionalisti nell’architettura ticinese degli anni Trenta, in A. Coppa, G. D’Amia (a cura di), Razionalismo lariano. Riletture e interazioni, Santarcangelo di Romagna 2010, pp. 179-190.
_ R. Bergossi, Breve storia del Moderno in Ticino, in G. Foletti, K. Bigger, M. Filipponi (a cura di), La tutela del Moderno in Ticino, Bellinzona 2012, pp. 6-11.
_ R. Bergossi, Salto del fosso o tuffo nell’acqua? La nascita del Palazzo dei Congressi di Lugano, in C. Agliati (a cura di), Una presenza discosta. Testimonianze di amici in ricordo di Mario Agliati, Lugano 2012, pp. 135-145.
_ N. Navone, Alla ricerca di una grammatica. Note su Casa Albairone e Casa Cate, “Archi”, agosto 2013, n. 4, pp. 54-59.
_ R. Bergossi, L’architetto Augusto Guidini junior e i progetti per la Fiera Svizzera di Lugano, in A. Gili, D. Robbiani (a cura di), Ticino Tessin Fiera Svizzera di Lugano 1933-1953, Lugano 2013, pp. 151-165.
_ R. Bergossi, Biblioteche del Moderno in Svizzera, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LXIV, 2013, n. 4, pp. 12-19.
_ N. Navone, Un caso di ricezione wrightiana: il Villaggio San Michele di Franco Ponti, in L’opera sovrana. Studi sull’architettura del XX secolo dedicati a Bruno Reichlin / Etudes sur l’architecture du XXe siècle offertes à Bruno Reichlin / Studien über die Architektur des XX. Jh. für Bruno Reichlin, Mendrisio-Milano 2014, pp. 417-437.
_ R. Bergossi, Lo sguardo critico di Tita Carloni e Gianfranco Rossi sulla Lugano ”del buon tempo”, “Il Cantonetto”, a. LXI, febbraio 2014, n. 1-2, pp. 8-19.
_ N. Navone, Franco Ponti, “tipografia helvetica”, 2015, n. 5, pp. 16-17.
_ R. Bergossi, Otto Maraini, in Allgemeines Künstlerlexicon: die bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, vol. LXXXVII, München-Leipzig 2015, ad vocem.
_ R. Bergossi, Il Palazzo cantonale degli Studii a Lugano. Storia di un progetto esemplare, in A. Windholz (a cura di), Augusto Guidini di Barbengo (1853-1928). Architetto, giornalista, politico, atti delle conferenze (Mendrisio, Biblioteca dell’Accademia di architettura, 8 dicembre 2011), Mendrisio 2016, pp. 103-112.
_ N. Navone, «...e senza un angolo retto cattura il panorama del golfo», in F. Graf, B. Buzzi-Huppert (a cura di), Tita Carloni, Albergo Arizona, 1955-1957, Mendrisio 2016, pp. 8-13.
_ N. Navone, Peppo Brivio: maestro del Moderno nel Cantone Ticino, www.ilgiornaledellarchitettura.com, febbraio 2016.
_ N. Navone, Dalla A2 alla trasversale ferroviaria del Gottardo, in La costruzione della velocità, Quaderno tematico di “Hochparterre”, aprile 2016, pp. 26-27 (ed. ted. Von der A2 zur Gotthardbahn, in Gebaute Geschwindigkeit, Themenheft von “Hochparterre”, aprile 2016, pp. 26-27).
_ N. Navone, Architettura in Ticino. 1945-2000: un itinerario storico-critico tra resistenza e disincanto, “Archi”, 2016, n. 3, pp. 22-24.
_ N. Navone, Dagli esordi al Bagno di Bellinzona. Congetture sull’architettura di Flora Ruchat-Roncati, in Flora Ruchat-Roncati: le opere, la ricerca, l’insegnamento, Padova (in corso di stampa, 2018).
Organizzazione di seminari e giornate di studio
_ Il Bagno di Bellinzona: l’opera e la sua salvaguardia, seminario e tavola rotonda a cura di F. Graf, N. Navone, B. Reichlin, Mendrisio, Accademia di architettura, 14 ottobre 2009.
_ Il Bagno di Bellinzona / 1967-1970, tavola rotonda a cura di N. Navone, Bellinzona, Bagno di Bellinzona, 18 giugno 2011.
Corsi universitari, conferenze e relazioni a convegni
_ N. Navone, Paradigmi dell’organicismo, corso di Master 1+2, Accademia di architettura (USI), Mendrisio, semestre autunnale 2009-2010 e 2010-2011.
_ N. Navone, L’architettura delle scuole in Ticino nel XX secolo, corso di Master 1+2, Accademia di architettura (USI), Mendrisio, semestre autunnale 2011-2012.
_ N. Navone, L’architettura in Ticino nella seconda metà del Novecento. Un itinerario storico-critico tra resistenza e disincanto, corso di Master 1+2, Accademia di architettura (USI), Mendrisio, semestre autunnale 2013-2014, 2014-2015.
_ N. Navone, Architettura in Ticino, 1945-2000: un itinerario storico-critico tra resistenza e disincanto, corso di Master 1+2, Accademia di architettura (USI), Mendrisio, semestre autunnale 2015-2016, 2016-2017.
_ N. Navone, Tra Zurigo e Milano. L’architettura in Ticino nel XX secolo, conferenza, Budapest, Istituto di Cultura italiana, 15 ottobre 2009.
_ N. Navone, La costruzione del luogo. Profilo dell’architettura ticinese nella seconda metà del Novecento, conferenza, Kiev, Università Linguistica Nazionale e Università Nazionale Taras Ševčenko, 28 ottobre 2009; Odessa, Università Nazionale I.I. Mečnikov, 29 ottobre 2009; Sarajevo, Facoltà di Filosofia dell’Università di Sarajevo, 12 novembre 2009.
_ N. Navone, Costruire sul declivio. Esempi dall’architettura del XX secolo in Ticino, lezione tenuta nell’ambito dell’Atelier di progettazione del Prof. G. Hasegawa, Accademia di architettura (USI), a.a. 2012-2013, Master 1+2, Mendrisio, 22 febbraio 2013.
_ N. Navone, Lineamenta. Sull’interazione tra disegno e progetto, lezione tenuta nell’ambito dell’Atelier di progettazione del Prof. N. Baserga, Accademia di architettura (USI), a.a. 2012-2013, Master 1+2, Mendrisio, 22 marzo 2013.
_ N. Navone, Frammenti di una provincia pedagogica. Le case dei bambini di Chiasso, Viganello, Riva San Vitale, relazione alla giornata di studi Flora Ruchat-Roncati: le opere, la ricerca, l’insegnamento, Politecnico di Milano, Scuola di Architettura e società, 16 aprile 2013.
_ N. Navone, Tre asili e una scuola di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat- Roncati, Ivo Trümpy, lezione tenuta nell’ambito dei corsi dei Proff. S. Maffioletti e R. Sordina, Università IUAV di Venezia, Cotonificio di Santa Marta, 24 aprile 2013.
_ N. Navone, Paradigmi dell’organicismo. Opere e progetti dal Cantone Ticino, lezione tenuta nell’ambito dei corsi del Prof. A. Maggi, Università IUAV di Venezia, Cotonificio di Santa Marta, 29 aprile 2013.
_ N. Navone, Paradigmi dell’organicismo. Peppo Brivio, lezione tenuta nell’ambito dei corsi dei Proff. S. Maffioletti e R. Sordina, Università IUAV di Venezia, Cotonificio di Santa Marta, 20 maggio 2013.
_ N. Navone, Le ceneri di Carlo Cattaneo. Architettura e territorio nel Cantone Ticino, lezione tenuta nell’ambito dei corsi dei Proff. S. Maffioletti e R. Sordina, Università IUAV di Venezia, Cotonificio di Santa Marta, 29 maggio 2013.
_ N. Navone, Dove la pietra incontra l’acqua. Il Villaggio San Michele di Franco Ponti, lezione tenuta nell’ambito dell’Atelier dei Proff. M. Botta e P. Canevascini, Accademia di architettura (USI), a.a. 2013-2014, Bachelor, Mendrisio, 22 ottobre 2013.
_ N. Navone, Razionale e organico. Note sull’architettura di Tita Carloni (1931-2012), lezione tenuta nell’ambito del corso del Prof. F. Graf, Accademia di architettura (USI), a.a. 2013-2014, Bachelor, II, Mendrisio, 30 ottobre 2013.
_ N. Navone, Note sull’architettura nel Cantone Ticino: 1945-1975, conferenza tenuta nell’ambito del seminario di introduzione al diploma “Spazio pubblico nella ‘Città Ticino’”; corso di Diploma diretto dal Prof. Michele Arnaboldi, Accademia di architettura (USI), a.a. 2013-2014, Mendrisio, 12 febbraio 2014.
_ N. Navone, Scuola e spazio pubblico nel Cantone Ticino, lezione tenuta nell’ambito dell’Atelier di progettazione del Prof. Nicola Baserga, Accademia di architettura (USI), a.a. 2012-2013, Master 1+2, Mendrisio, 14 marzo 2014.
_ N. Navone, W. Oechslin, B, Reichlin, L’architecture du paysage alpin suisse (XIXe-XXe siècles), tavola rotonda, Festival de l’histoire de l’art, Château de Fontainebleau, Chapelle de la Trinité, 31 maggio 2014.
_ N. Navone, In forma d’introduzione: architettura e infrastrutture da Rino Tami a Flora Ruchat-Roncati, introduzione alla conferenza di P. Sigrist L’architettura di Alptransit, Montecarasso, Ex-convento, 2 giugno 2014.
_ N. Navone, Di bambini, moduli, e spazi pubblici, lezione tenuta nell’ambito dell’Atelier di progettazione del Prof. José Maria Sanchez Garcia, Accademia di architettura (USI), a.a. 2015-2016, Master 1+2, Mendrisio, 6 novembre 2015.
_ N. Navone, Architecture et infrastructures. L’expérience tessinoise, conferenza tenuta nell’ambito del master di ricerca e seminario dottorale LéaV – Laboratoire de recherche de l’École Nationale Supérieure d’Architecture de Versailles, 15 aprile 2016.
_ N. Navone, L’architettura della Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, relazione alla giornata di studi Collezionare per condividere. Giornata di studi in onore di Giovanni Züst, promossa dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst e dall’Archivio del Moderno, Mendrisio, Accademia di architettura (USI), Palazzo Canavée, 24 maggio 2016.
_ N. Navone, Architecture et infrastructures. Rino Tami et l’autoroute A2 Chiasso - Saint-Gothard, lezione tenuta nell’ambito del Seminario e viaggio di studio dell’Atelier A. Pedrazzini e S. Perreaut, École Nationale Supérieure d’Architecture de Saint-Étienne, Mendrisio, Accademia di architettura (USI), 20 ottobre 2016.
_ N. Navone, Attorno al 1970. Quattro progetti per la città e il territorio, lezione tenuta al XXIV Seminario Internazionale di Progettazione, Monte Carasso, Convento delle Orsoline, 5 luglio 2017.
_ N. Navone, Les Bains de Bellinzone: l’oeuvre et son contexte, lezione tenuta al seminario dell’Atelier C. Schermesser e G. Guidotti, Haute école d’ingénierie et d'architecture Fribourg, Bellinzona, 18 settembre 2017.
_ N. Navone, The Swimming Pool in Bellinzona by Galfetti, Ruchat-Roncati, Trümpy, lezione e visita guidata nell’ambito del seminario organizzato dalla cattedra Prof. C. Girot, ETHZ, Bellinzona, 23 settembre 2017.
_ N. Navone, Architecture et infrastructures. Rino Tami et l’autoroute A2 Chiasso-Saint-Gothard, lezione tenuta nell’ambito del seminario e viaggio di studio dell’Atelier S. Perreaut, École Nationale Supérieure d’Architecture de Saint-Étienne, Mendrisio, Accademia di architettura, 13 ottobre 2017.
_ N. Navone, “Standing on the shoulders of giants”, lezione tenuta nell’Atelier P. Canevascini e Prof. M. Botta, Accademia di architettura (USI), a.a. 2017-2018, Bachelor I, Mendrisio, 14 novembre 2017.
Organizzazione delle mostre
_ Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, a cura di N. Navone e B. Reichlin, Mendrisio, Galleria dell’Accademia di architettura, 18 settembre-2 novembre 2009.
_ Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, a cura di N. Navone e B. Reichlin, Zurigo, ETH Haupthalle, 30 aprile-20 maggio 2010.
_ Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, a cura di N. Navone e B. Reichlin, Bellinzona, Castelgrande, 14 aprile-19 giugno 2011.

La cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica: linguaggio imperiale e pratica professionale

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Fondo Luigi Canonica. 1789-1844
Luigi Canonica architetto. Catalogo dei disegni
La ricerca ha unito un’impostazione monografica – che ha ricostruito e studiato l’intera opera di Luigi Canonica (1764-1844), architetto nazionale e poi reale al servizio di Napoleone e di Eugenio di Beauharnais negli anni che corrono dalla Repubblica Cisalpina al Regno d’Italia – e un approccio tematico volto a indagare le problematiche inerenti il contesto in cui egli ebbe a operare, ripercorrendo l’articolata e fitta trama di mutamenti sollecitati dalle crescenti interazioni che in epoca napoleonica s’instaurano fra la cultura architettonica italiana e francese.
Il progetto si è svolto nell’ambito delle convenzioni di collaborazione scientifica siglate con il Centre Ledoux, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne e la Scuola dottorale “Culture e Trasformazioni della Città e del Territorio”-Sezione “Storia e conservazione dell’oggetto d'arte e d'architettura”, Università degli Studi di Roma Tre.

Partner della ricerca: Centre Ledoux, Universite Paris I Pantheon-Sorbonne; Scuola dottorale “Culture e Trasformazioni della Citta e del Territorio”-Sezione "Storia e conservazione dell'oggetto d'arte e d'architettura", Universita degli Studi Roma Tre.
Partner dei convegni (2006-2007): Centre Ledoux, Universite Paris I Pantheon-Sorbonne; Academie de France-Villa Medici, Roma; Istituto Svizzero di Roma.
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Daniel Rabreau
Coordinamento della ricerca
Alessandra Pfister e Francesco Repishti
Durata 2003-2012

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ L. Tedeschi, F. Repishti (a cura di), Luigi Canonica (1764-1844). Architetto di utilità pubblica e privata, Mendrisio-Milano 2011.
_ L. Tedeschi (a cura di), La “costruzione” di uno stile. Architettura tra Italia e Francia in epoca napoleonica, numero monografico, “Ricerche di Storia dell’arte”, 2011, n. 105.
_ L. Tedeschi, D. Rabreau (a cura di), L’architecture de l’Empire entre France et Italie, Mendrisio-Milano 2012.
_ L. Tedeschi, D. Rabreau, J.-P. Garric (a cura di), Construire pour Napoléon. Une architecture franco-italienne, Bruxelles 2021
Pubblicazione di saggi e articoli.
_ L. Tedeschi, The Roman Sojourn, in J.-P. Garric (a cura di), Charles Percier. Architecture and Design in an age of Revolutions, London-New Haven 2016, pp. 71-85.
_ L. Tedeschi, The Italian Edition of the Recueil, ivi, pp. 135-149.
Organizzazione dei convegni e della conferenza

_ La cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica: pratiche professionali e questioni stilistiche, a cura di L. Tedeschi e D. Rabreau, I sessione, Ascona, Monte Verità, 5-8 ottobre 2006.
_ La cultura architettonica italiana e francese in epoca napoleonica: pratiche professionali e questioni stilistiche, a cura di L. Tedeschi e D. Rabreau, II sessione, Roma, Istituto Svizzero e Académie de France, Villa Medici, 4-6 ottobre 2007.
_ La culture architecturale sous l’Empire et les échanges franco-italiens, Ier Festival de l’Histoire de l’art, a cura di L. Tedeschi e D. Rabreau, organizzato dal Ministère de la Culture et de la Communication, Parigi e INHA Institut national d’histoire de l’art, Parigi, Fontainebleau, 27-29 maggio 2011.
_ Un napoléonide mécène Eugène de Beauharnais (1781-1824) entre Paris, Milan et Munich, a cura di L. Tedeschi, J. Ebelin, P. Sénéchal, giornata di studi promossa dall’Archivio del Moderno, Accademia di architettura, Mendrisio; dal Deutsches Forum für Kunstgeschichte, Parigi; dall’INHA Institut national d'histoire de l’art, Parigi, Deutsches Forum für Kunstgeschichte, 20 gennaio 2014.
Conferenze
_ L. Tedeschi, L’architecture à Milan entre la République Cisalpine et le Royaume d’Italie, conferenza, Parigi, École nationale des chartes, 19 marzo 2014.
_ L. Tedeschi, Nouveaux décors urbains dans l’Italie napoléonienne. Un aperçu, conferenza, Parigi, École nationale des chartes, 26 marzo 2014.
_ L. Tedeschi, L’architecture de l’Empire en Italie. Questions culturelles et stylistiques. Une relecture critique de certains cas emblématiques, conferenza, Parigi, École nationale des chartes, 15 maggio 2014.
_ L. Tedeschi, L’architecture de l’Empire en Italie. Questions culturelles et stylistiques. Une relecture critique de certains cas emblématiques, conferenza, Scuola dottorale, ENSA, École Nationale Supérieure d’Achitecture de Versailles, 9 giugno 2017.
Allestimento delle mostre
_ Luigi Canonica e la Milano napoleonica. I disegni dei fondi della Biblioteca cantonale di Lugano e dell’Archivio del Moderno di Mendrisio, a cura di L. Tedeschi e F. Repishti, Biblioteca Cantonale di Lugano, 14 giugno-20 luglio 2011.

Interazioni e transfert culturali tra XVIII e XIX secolo. La formazione degli architetti ticinesi nell’Italia degli Stati pre-unitari: dalle Accademie alle pratiche di cantiere

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Fondo Luigi Fontana - Scuola del disegno di Mendrisio. 1840-1870 ca.
La formazione degli architetti ticinesi nelle Accademie di Belle Arti italiane fra XVIII e XX secolo. Una prima indagine
“Interazioni” e “transfert” culturali sono termini dinamici che consentono di delineare le mutevoli modificazioni in atto tra differenti aree geoculturali, nel corso dei rapporti dialettici e delle reiterate interferenze verificatesi in relazione ai “percorsi formativi” che vedono protagonisti gli architetti e le maestranze ticinesi, tra XVIII e XIX secolo. In quest’ottica si è indagato non già l’esito determinato da modelli dominanti o da rigide configurazioni storiche, bensì la natura delle relazioni attivate attorno al configurarsi di una cultura architettonica in una singolare regione sovranazionale dominata dalla matrice “italiana”, all’interno di un articolato e complesso quadro storico. La messa a fuoco del fecondo intreccio tra gli stati preunitari italiani e il Ticino ha permesso di meglio comprendere e delineare le reciprocità interculturali, prendendo avvio da un’ampia riflessione sulle idee e la formazione che presiedono al “fare”, nonché sugli stili, le tipologie e morfologie del costruito e in particolare sulle pratiche professionali che vanno determinando la cultura architettonica impartita ed agita in quest’area sovranazionale nel periodo che corre dalla riforma di Carlo Fontana dell’Accademia di San Luca di Roma fino alla piena Restaurazione, quando il flusso formativo dei Ticinesi in Italia si esaurisce.
Il progetto ha preso le mosse dai risultati del progetto La formazione degli architetti ticinesi nelle Accademie di Belle Arti italiane fra XVIII e XX secolo. Una prima indagine.

Partner: Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Universita degli Studi di Bologna-Dipartimento delle Arti Visive.
Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Coordinamento della ricerca
Alessandra Pfister
Durata 2002-2010

Esiti

Organizzazione del convegno
_ Interazioni e transfert culturali tra XVIII e XIX secolo. La formazione degli architetti ticinesi nell’Italia degli Stati preunitari: dalle Accademie alle pratiche di cantiere, a cura di A. Cipriani e L. Tedeschi, Roma, Istituto Svizzero di Roma e Accademia Nazionale di San Luca, 25-27 novembre 2010.
Relazioni ai convegni
_ L. Tedeschi, Elementi genealogici per i Bettoli e problemi di metodo nelle indagini sui maestri ticinesi e lombardi, relazione alla giornata internazionale di studi, Nicolò Bettoli (1780-1854): l’architettura civile a Parma e il neoclassicismo europeo, Università degli Studi di Parma, Oratorio di San Quirino, 18 ottobre 2010.
_ N. Navone, Studiare in Italia, insegnare in Svizzera: Luigi Fontana (1812-1877), relazione al convegno internazionale di studi Interazioni e transfert culturali tra XVIII e XIX sec. La formazione degli architetti ticinesi nell’Italia degli Stati pre-unitari: dalle Accademie alle pratiche di cantiere, Roma, Istituto Svizzero di Roma e Accademia Nazionale di San Luca, 25-27 novembre 2010.
Pubblicazione
_ L. Tedeschi (a cura di), Dalle Accademie alle pratiche di cantiere. La formazione degli architetti ticinesi nell’Italia degli Stati preunitari, Lugano 2018.

Luigi Canonica architetto. Catalogo dei disegni

[ricerca]
Fondo Luigi Canonica. 1789-1844
La ricerca si è concentrata sullo studio analitico dei disegni conservati nel Fondo Canonica, e alla loro messa in rete nella banca dati “Lineamenta”, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma.

Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Durata 2001-2004
Vai alla banca dati "Lineamenta"

Esiti

Banca dati
_ Messa in linea del Fondo Luigi Canonica.

L’Atelier di Giorgio Upiglio e la Stamperia Grafica Uno di Milano

[ricerca]
Fondo Giorgio Upiglio-Grafica Uno di Milano. 1958-2013
La ricerca ha consentito di ricostruire analiticamente l’attività della Stamperia d’arte di Giorgio Upiglio (il cui fondo, vasto e articolato, è conservato presso l’Archivio del Moderno), e di ripercorrere, attraverso questo caso di studio esemplare, lo sviluppo della scena artistica milanese dalla fine degli anni Cinquanta sino ad oggi. La ricerca, come i volumi e le mostre che ne sono l’esito, è stata promossa nell’ambito delle convenzioni di collaborazione scientifica firmate con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali di Roma, l’Istituto Nazionale per la Grafica di Roma e il Dipartimento di Scienze della Storia e della Documentazione Storica dell’Università degli Studi di Milano.

Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Durata 2001-2006

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ L. Tedeschi, M. Franciolli (a cura di), Incidere ad arte. Giorgio Upiglio stampatore a Milano 1958-2005. L’Atelier, gli Artisti, le Edizioni, Mendrisio-Lugano 2005.
_ S. Papaldo, L. Tedeschi (a cura di), Incidere ad arte. Giorgio Upiglio e il suo Atelier 1958-2007, Mendrisio 2007.

Allestimento delle mostre
_ Incidere ad arte. Giorgio Upiglio stampatore a Milano 1958-2005. L’Atelier, gli Artisti, le Edizioni, a cura di M. Franciolli e L. Tedeschi, Mendrisio, Accademia di architettura e Archivio del Moderno di Mendrisio e Lugano, Museo Cantonale d’Arte e Biblioteca Salita dei Frati, 21 aprile-19 giugno 2005.
_ Incidere ad arte. Giorgio Upiglio e il suo Atelier 1958-2007, a cura di S. Papaldo e L. Tedeschi, Roma, Palazzo Fontana di Trevi, 20 aprile-17 giugno 2007.

One-hundred houses for one-hundred european architects of the XX century

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Fondo Aurelio Galfetti. 1958-
Fondo Rino Tami. 1927-1994
Fondo Vittoriano Viganò. 1954-1996 (con documenti fino al 1999)
La ricerca ha indagato le case progettate per sé dagli architetti Aurelio Galfetti, Rino Tami e Vittoriano Viganò, ed è stata svolta nell’ambito di un progetto promosso dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura-Politecnico di Milano con il sostegno di EU programme “Culture 2000” incentrato sulle residenze degli architetti del XX secolo.

Responsabile del progetto
Gennaro Postiglione
Coordinamento della ricerca
Letizia Tedeschi
Durata 2000-2001

Esiti

Realizzazione delle sezioni dedicate a Rino Tami, Aurelio Galfetti, Vittoriano Viganò per il catalogo, il sito web e la mostra One-hundred houses for one-hundred european architects of the twentieth century, a cura di G. Postiglione (prima sede: Milano, Triennale, 24 settembre-21 ottobre 2001).

La cultura architettonica italiana in Russia e Ucraina dal 1750 al 1850

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Nella Russia del secondo Settecento l’architettura risultò dal confronto e dall’interazione tra le diverse culture dei progettisti chiamati a operare da ogni parte d’Europa. Tra le componenti di questo fecondo innesto di culture, quella italiana ebbe una parte rilevante, sia per la comune origine di molti architetti e artisti, sia per il credito che la tradizione italiana poteva vantare sulla scena europea. La ricerca ha inteso mettere a fuoco le modalità con cui tale apporto si dispiegò, verificando lo specifico contributo della componente italiana alla formazione della cultura architettonica russa in età neoclassica.

Partner (progetto INTAS):
Dipartimento di Ingegneria Civile della Facolta di Ingegneria dell’Universita di Brescia; Sezione di Slavistica della Facolta di Lingue e Letterature Straniere dell’Universita di Bergamo; Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, Roma; Osservatorio Quarenghi, Bergamo; Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo; Museo per la Ricerca scientifica dell’Accademia Russa di Belle Arti di San Pietroburgo; Museo statale della Storia di San Pietroburgo; Dipartimento di Storia Universale dell’Arte, Facolta di Storia, Universita Statale di Mosca-Istituto di Teoria e Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica dell’Accademia di architettura di Mosca; Comitato per la Tutela, Riqualificazione e Salvaguardia del Patrimonio di San Pietroburgo; Istituto di Teoria e Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica “Gosstroj”, Kiev – Accademia di Belle Arti e di Architettura, Kiev.
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Nicola Navone
Durata 2000-2004

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ A. Pavelkina (a cura di), Disegni di Giacomo Quarenghi. La raccolta del Museo statale della Storia di San Pietroburgo, Mendrisio 2004.
_ N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Mendrisio 2004.
_ N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), Ot mifa k proektu. Vlijanie ital’janskich i tičinskich architektorov v Rossii epochi klassicizma, San Pietroburgo e Mendrisio 2004.
_ N. Navone, Bâtir pour les Tsars. Architectes tessinois en Russie, 1700-1850, Lausanne 2007.
_ P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II ad Alessandro I, atti del convegno internazionale di studi, Ascona-Monte Verità, 7-8 aprile 2000 e Venezia-Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2001, Mendrisio 2008.
_ N. Navone, Costruire per gli zar. Architetti ticinesi in Russia, 1700-1850, Bellinzona 2010.
Pubblicazione di saggi e articoli
_ L. Tedeschi, La “scena di una imperial città”. Un percorso emblematico attraverso l’architettura di Pietroburgo, in S. Androsov, V. Strada (a cura di), Pietroburgo e l’Italia 1750-1850. Il genio italiano in Russia, Milano 2003, pp. 39-53.
_ A. Pfister, La vicenda della Reggia Napoleonica veneziana e i progetti per il Palazzo conservati nel Fondo Luigi Canonica, in M.G. Marziliano (a cura di), Giovanni Antonio Antolini. (1753-1841), atti del I convegno di Studi Antoliniani (San Giovanni in Monte, Bologna 25 settembre 2000 - Faenza 26 settembre 2000), Faenza 2003, pp. 209-247.
_ A. Pfister, Brevi note sull’emigrazione artistica italiana e ticinese a Mosca tra XV e XIX secolo, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LV, 2004, n. 3, pp. 6-11.
Organizzazione dei convegni
_ La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II ad Alessandro I, a cura di L. Tedeschi e N. Navone, convegno internazionale di studi, I sessione, Ascona - Monte Verità, 7-8 aprile 2000.
_ La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II ad Alessandro I, a cura di L.Tedeschi e A. Bettagno, convegno internazionale di studi, II sessione, Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2001.
_ Il mito della classicità e le radici culturali russe da Caterina II a Alessandro I, a cura di M.C. Pesenti e L. Tedeschi, giornata di studi, Bergamo, Università degli Studi (6 ottobre 2003), organizzata dall’Archivio del Moderno, Università degli Studi di Bergamo-Facoltà di Lingue e Letterature Straniere-Dipartimento di Linguistica Letterature Comparate-Sezione Slavistica e il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, in collaborazione con l’Osservatorio Quarenghi..
Conferenze e relazioni a convegni
_ L. Tedeschi, Una imperial città neoclassica sul Mar Baltico, relazione presentata al convegno internazionale di studi Pietroburgo e l’Italia 1750-1850, Frascati, Villa Tuscolana, 30 aprile 2003.
_ N. Navone, Tra corte e cantiere: architetti e costruttori ticinesi nella Russia neoclassica, conferenza organizzata nell’ambito dell’esposizione Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Lugano-Trevano, SUPSI, 24 novembre 2003.
_ L. Tedeschi, La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, conferenza, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 19 febbraio 2004.
_ N. Navone, Dispute all’ombra della cupola: il cantiere della cattedrale di Sant’Isacco a Pietroburgo (1818-1859), relazione presentata alle giornate di studio L’attività edilizia nell’Europa moderna: circuiti di manodopera e organizzazione dei cantieri, organizzate dall’Istituto di Storia delle Alpi e dall’Archivio del Moderno su iniziativa dell’École française de Rome e del Dipartimento di Economia politica dell’Università Milano Bicocca, Mendrisio e Lugano, 22-23 aprile 2005.
_ N. Navone, «Qui ora è cambiata la Russia di bianco in nero»: architetti ticinesi nella Pietroburgo di metà Ottocento, per il ciclo di lezioni Partire per il mondo. Emigranti ticinesi dalla metà dell’Ottocento, Associazione Carlo Cattaneo Lugano, Palazzo dei Congressi, 8 febbraio 2006.
_ L. Tedeschi, L’architettura in cornice, relazione presentata al convegno internazionale di studi La vita delle mostre, Venezia, San Servolo, Scuola di Studi Avanzati, 14-15-16 dicembre 2006.
_ L. Tedeschi, Gli architetti pensionnaires russi a Roma, corso di eccellenza Architetti a Roma, formazione, contatti, viaggi 1780-1814, Dottorato di ricerca in Storia e valorizzazione del patrimonio architettonico, urbanistico e ambientale, Politecnico di Torino, 15-16 novembre 2007.
_ N. Navone, San Pietroburgo in epoca napoleonica: una ricognizione, conferenza nell’ambito del corso del Prof. Christoph Frank “Teoria dell’arte e dell’architettura 4+5: Arte e architettura dell’Illuminismo”, Mendrisio, Accademia di architettura, USI, a.a. 2007-2008, 7 dicembre 2007.
_ N. Navone, La piazza e il teatro. La cultura architettonica italiana in Russia nei secoli XVIII e XIX, conferenza, Stoccolma, Istituto Italiano di Cultura “C.M. Lerici”, 20 ottobre 2008.
_ N. Navone, Building for the Tsars. Swiss-Italian Architects and the Rise of St. Petersburg, conferenza, Stoccolma, Royal Institute of Technology, School of Architecture, 21 ottobre 2008.
Allestimento delle mostre
_ Pietroburgo e l’Italia 1750-1850. Il genio italiano in Russia, a cura di S. Androsov e V. Strada, Roma, Complesso del Vittoriano, 30 aprile-15 giugno 2003 (partecipazione alla Sezione dedicata all’architettura).
_ Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, a cura di L. Tedeschi e M. Franciolli, Lugano, Museo Cantonale d’Arte e Mendrisio, Archivio del Moderno, 5 ottobre 2003-11 gennaio 2004.
_ Ot mifa k proektu. Vlijanie ital’janskich i tičinskich architektorov v Rossii epochi klassicizma, a cura di L. Tedeschi e M. Franciolli, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 18 febbraio-18 aprile 2004.

Panos Koulermos (1933-1999) architetto

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Fondo Panos Koulermos. 1958-1999
Sulla scorta dell’archivio professionale dell’architetto, la ricerca ha inteso indagare analiticamente l’opera di Panos Koulermos (1933-1999), dipanatasi tra Stati Uniti, Grecia, Inghilterra e Italia, con il corollario di un’intensa attività didattica, conclusasi all’Accademia di architettura di Mendrisio, di cui è stato uno dei fondatori.

Partner: Istituto Ellenico di Architettura, Atene
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi, Kenneth Frampton e Gennaro Postiglione
Durata 2000-2004

Esiti

Pubblicazione del volume
_ K. Frampton (a cura di), Panos Koulermos. Opera completa, Mendrisio 2004.
Organizzazione della conferenza e del convegno
_ K. Frampton, Omaggio a Panos Koulermos, conferenza, Mendrisio, Accademia di architettura, 2 dicembre 2004.
_ On the work of Panos Koulermos, a cura di L. Tedeschi e N. Kalogeràs, convegno organizzato dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cipro, dal Ministero dell’Educazione e della Cultura di Cipro, dalla Camera tecnico-scientifica e dalla Associazione degli Architetti di Cipro, in collaborazione con l’Archivio del Moderno, Nicosia, Famagusta Gate Cultural Centre, 3 settembre 2005.
Allestimento delle mostre
_ Panos Koulermos 1933-1999. Dal Razionalismo alla Tendenza, a cura di K. Frampton, Mendrisio, Accademia di architettura, 3 dicembre 2004-6 febbraio 2005.
_ Panos Koulermos 1933-1999. From Rationalism to Tendenza, a cura di K. Frampton, Nicosia, Famagusta Gate Cultural Centre, 3-20 settembre 2005.
_ Panos Koulermos 1933-1999. From Rationalism to Tendenza, a cura di K. Frampton, Atene, Museo Benaki, 5 giugno-30 luglio 2006.
Le mostre hanno avuto il patrocinio del Dipartimento federale dell’Interno della Confederazione elvetica, del Ministero della Cultura della Repubblica ellenica e del Ministero dell’Istruzione e della Cultura della Repubblica di Cipro.

John Soane e i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann

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La ricerca ha indagato le ragioni dell’interesse rivolto ai ponti in legno svizzeri (e in particolare a quelli costruiti dai Grubenmann) da uno dei maggiori architetti europei tra Sette e Ottocento, John Soane (1753-1837), nonché le forme in cui tale interesse si manifestò, inquadrandolo nel contesto della cultura architettonica e tecnica coeve.

Partner: Sir John Soane’s Museum, Londra; Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio (CISA), Vicenza.
Responsabili del progetto
Angelo Maggi e Nicola Navone
Durata 1999-2002

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ A. Maggi, N. Navone (a cura di), John Soane e i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann, Mendrisio-Vicenza-Londra 2002.
_ A. Maggi, N. Navone (a cura di), John Soane and the wooden bridges of Switzerland. Architecture and the culture of technology from Palladio to the Grubenmanns, Mendrisio-London 2003.
Pubblicazione dell’articolo
_ N. Navone, Ponti fra Svizzera ed Europa. Grubenmann, Hervey, Soane e la fortuna dei ponti di legno svizzeri, “xviii.ch”, vol. 7, 2016, pp. 57-76.
Organizzazione del convegno

_ Ponti in legno: Palladio, i Grubenmann, Soane e le esperienze contemporanee, a cura di H. Burns e N. Navone, 4-5 ottobre 2002, Museo Civico, Bassano del Grappa, Museo Civico, 4-5 ottobre 2002.
Relazioni a convegni
_ N. Navone, Ritratto del conte-vescovo come pontefice. Frederick Hervey e i ponti in legno svizzeri, relazione al convegno Roma e la creazione di un patrimonio culturale europeo nella prima età moderna. L’impatto degli agenti e corrispondenti d’arte e architettura, organizzato dalla Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma in collaborazione con il Forschungszentrum Europäische Aufklärung, Potsdam, Académie de France à Rome, Villa Medici, The British School at Rome, 13-16 ottobre 2005.
_ N. Navone, Bischof Frederick Hervey und die europäische Rezeption der Grubenmann’schen Brücken, relazione al convegno Hans Ulrich Grubenmann und seiner Zeit, organizzato nell’ambito delle celebrazioni del terzo centenario dalla nascita di Hans Ulrich Grubenmann (1709-1783), Teufen, protestantische Kirche, 4 settembre 2009.
Allestimento delle mostre
_ John Soane e i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann, a cura di A. Maggi e N. Navone, Mendrisio, Archivio del Moderno, 11 maggio-30 giugno 2002.
_ John Soane e i ponti in legno svizzeri. Architettura e cultura tecnica da Palladio ai Grubenmann, a cura di A. Maggi e N. Navone, Vicenza, Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio (CISA), 11 luglio-3 novembre 2002.
_ John Soane und die Schweizer Holzbrücken, a cura di A. Maggi e N. Navone, Basilea, Architekturmuseum, 16 novembre 2002-2 febbraio 2003.
_ John Soane and the Wooden Bridges of Switzerland: architecture and the culture of technology from Palladio to the Grubenmanns, a cura di A. Maggi e N. Navone, Londra, Sir John Soane’s Museum, 14 febbraio-19 aprile 2003.

Carl Weidemeyer 1882-1976. Artista e architetto tra Worpswede e Ascona

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Per la prima volta si è ricostruito il corpus delle opere dell’architetto Carl Weidemeyer, attivo ad Ascona negli anni Trenta e figura del Movimento moderno svizzero. Dalla Germania alla Svizzera, da Brema ad Ascona, si sono rintracciati i termini di un fecondo dialogo tra cultura “regionale” e “globale”, tra Razionalismo e altre proposte fautrici, nei primi decenni del XX secolo, di un rinnovamento radicale dell’architettura.

Partner: Museo comunale d’arte moderna di Ascona
Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Durata 1999-2001

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ B. Maurer, L. Tedeschi (a cura di), Carl Weidemeyer 1882-1976. Artista e architetto tra Worpswede e Ascona, Milano 2001.
_ B. Maurer, L. Tedeschi (a cura di), Carl Weidemeyer 1882-1976. Künstler und Architekt zwischen Worpswede und Ascona, Milano 2001.
Pubblicazione di saggi
_ L. Tedeschi, Un teatro per la danza. L’incontro tra Charlotte Bara e Carl Weidemeyer, in C. Lafranchi, A. Schwab (a cura di), Senso della vita e bagni di sole. Esperimenti di vita e arte al Monte Verità, Ascona 2001, pp. 156-169.
_ L. Tedeschi, Ein Theater für den Tanz. Die Begegnung zwischen Charlotte Bara und Carl Weidemeyer, in C. Lafranchi, A. Schwab (a cura di), Sinnsuche und Sonnenbad, Zürich 2001, pp. 157-168.
Allestimento delle mostre
_ Carl Weidemeyer 1882-1976. Artista e architetto tra Worpswede e Ascona, a cura di B. Maurer e L. Tedeschi, Ascona, Museo comunale d’arte moderna, 5 agosto-30 dicembre 2001. Con il patrocinio d’onore della Consigliera Federale Ruth Dreifuss, Dipartimento federale dell’Interno, e del Consigliere di Stato Gabriele Gendotti, Dipartimento dell’istruzione e della cultura del Cantone Ticino.
_ Carl Weidemeyer 1882-1976. Artista e architetto tra Worpswede e Ascona, a cura di B. Maurer e L. Tedeschi, Venezia, Archivio Progetti, Istituto Universitario di Architettura, 20 marzo-16 maggio 2003.

Itinerario di un architetto: Rino Tami

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Fondo Storni Creazzo Tami. 1888-1956
Fondo Rino Tami. 1927-1994
Fondo Rino Tami - Case “Pro Familia”. 1949-1981
Muovendo dall’archivio professionale dell’architetto, conservato all’Archivio del Moderno, la ricerca ha ricostruito l’attività progettuale di Rino Tami (1908-1994), uno dei “pionieri” dell’architettura moderna in Ticino.

Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Kenneth Frampton
Coordinamento scientifico
Riccardo Bergossi
Durata 1999-2005

Esiti

Pubblicazione del volume
_ K. Frampton, R. Bergossi (a cura di), Rino Tami. Opera completa, Mendrisio 2008.
Pubblicazione di saggi e articoli
_ L. Tedeschi, Rino Tami e l’autostrada come opera d’arte, in A. Galfetti, L. Tedeschi (a cura di), Progetto e territorio, Mendrisio 2001, pp. 49-62.
_ R. Bergossi, Il concorso per la costruzione della Biblioteca cantonale. Un confronto di portata storica, in L. Saltini (a cura di), Progetto biblioteca, Lugano-Losone 2005, pp. 74-79.
_ R. Bergossi, La Biblioteca cantonale di Lugano, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LVII, 2006, n. 1, pp. 54-57.
_ L. Tedeschi, Rino Tami e la N2. L’autostrada come opera d’arte e salvacondotto ambientale, “Rassegna”, settembre 2006, n. 84, pp. 32-43.
Allestimento delle mostre
_ Rino Tami e l’autostrada N2 Chiasso-San Gottardo, a cura di N. Navone e L. Tedeschi, Mendrisio, Archivio del Moderno, 19 marzo-20 aprile 2001.
_ Rino Tami a Sorengo, a cura di R. Bergossi, Sorengo, Salone del Consiglio Parrocchiale-Municipio Sorengo, 13 ottobre-10 novembre 2001.
_ Rino Tami e l’autostrada N2 Chiasso-San Gottardo, a cura di N. Navone e L. Tedeschi, Venezia, Archivio Progetti, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, 7 dicembre 2001-31 gennaio 2002.
_ Rino Tami e l’autostrada N2 Chiasso-San Gottardo, a cura di N. Navone e L. Tedeschi, Coira, Hochschule für Technik und Wirtschaft, 23 agosto-11 settembre 2002.

Vittoriano Viganò architetto

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Fondo Vittoriano Viganò. 1954-1996 (con documenti fino al 1999)
La ricerca ha mirato alla ricostruzione dell’intera attività progettuale di Vittoriano Viganò (1919-1996), uno dei protagonisti dell’architettura milanese degli anni Sessanta e Settanta, di cui l’Archivio del Moderno conserva l’archivio professionale in deposito.

Partner: DPA, Dipartimento di Progettazione Architettonica, Politecnico di Milano.
Responsabili del progetto
Letizia Tedeschi e Bruno Reichlin
Durata1999-2006

Esiti

Pubblicazione dei volumi
_ A. Piva, E. Cao (a cura di), Vittoriano Viganò. A come Asimmetria, Roma 2008.
_ L. Tedeschi, F. Graf (a cura di), L’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò, Mendrisio 2009.
Organizzazione del convegno
_ Vittoriano Viganò. A come asimmetria (Storia, progetti, didattica, committenza e cultura), a cura di A. Piva, Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Facoltà del Design, 14 maggio 2008; L’Istituto Marchiondi Spagliardi: progetto, realizzazione, conservazione, a cura di F. Graf e L. Tedeschi, Accademia di architettura e Archivio del Moderno, Mendrisio, 15 maggio 2008, in collaborazione con Do.co.mo.mo Suisse, Do.co.mo.mo Italia e DARC, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma.
Pubblicazione di saggi
_ F. Albani, Il calcestruzzo armato nell’Istituto Marchiondi Spagliardi: prassi e innovazione, in A. Piva, E. Cao (a cura di), Vittoriano Viganò. A come Asimmetria, Roma 2008, pp. 135-141.
_ V. Farinati, L’Archivio di Vittoriano Viganò e l’Istituto Marchiondi, ivi, pp. 145-148.
_ F. Graf, Dal concorso al progetto definitivo: la genesi dell’Istituto Marchiondi (gennaio 1954-dicembre 1955), ivi, pp. 124-134.
_ B. Reichlin, Quanto è “brutalista” il Marchiondi?, ivi, pp. 121-123
_ B. Reichlin, Vittoriano Viganò, brutalista senza saperlo?, in F. Graf, L. Tedeschi (a cura di), L’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò, Mendrisio Academy Press, Mendrisio 2009, pp. 9-27.
_ L. Tedeschi, Il contributo italiano al Brutalismo: la ricezione critica dell’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò. 1958-1968, ivi, pp. 29-59.
_ F. Graf, Dal concorso al progetto definitivo: la genesi dell’Istituto Marchiondi Spagliardi, ivi, pp. 71-93.
_ V. Farinati, L’archivio di Vittoriano Viganò e l’Istituto Marchiondi Spagliardi, ivi, pp. 125-131.
_ V. Farinati, La progettazione dell’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò (1954-1958). Schedatura degli elaborati grafici, ivi, pp. 267-291.
Allestimento delle mostre
_ L’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò: una lettura critica attraverso gli archivi e la documentazione recente, a cura di F. Graf e B. Reichlin, Mendrisio, Galleria dell’Accademia di architettura, 15 maggio-29 giugno 2008.
_ L’Istituto Marchiondi Spagliardi di Vittoriano Viganò: una lettura critica attraverso gli archivi e la documentazione recente, a cura di F. Graf e B. Reichlin, Spazio mostre del Politecnico di Milano, Facoltà di Architettura e Società, 18 novembre-9 dicembre 2009.

Carlo Cattaneo e le trasversali alpine

[ricerca]
La ricerca ha indagato gli scritti che Carlo Cattaneo ha dedicato alle ferrovie, con particolare attenzione ai temi (tecnici e scientifici, infrastrutturali, economici, sociali, politici e culturali) che nel corso dell’Ottocento hanno polarizzato il dibattito intorno alle trasversali alpine elvetiche.

Responsabile del progetto
Fabio Minazzi
Durata 1999-2001

Esiti

Pubblicazione del volume
_ F. Minazzi (a cura di), Carlo Cattaneo. Scritti sulle trasversali alpine, Mendrisio 2001.

La formazione degli architetti ticinesi nelle Accademie di Belle Arti italiane fra XVIII e XX secolo. Una prima indagine

[ricerca]
Il progetto nasce dalla ricerca La formazione degli architetti ticinesi nelle Accademie di Belle Arti italiane fra il XVIII ed il XX secolo. Una prima indagine, varata nel 1998, contestualmente all’inaugurazione dell’Archivio del Moderno, e finanziata dal FNSRS (progetto n. 12-53653.98). L’indagine ha comportato un censimento esteso all’intero territorio italiano, coinvolgente gli archivi delle accademie, delle istituzioni storiche, delle universita, delle “scuole speciali”, dando una prima visione complessiva del fenomeno e analizzando i diversi aspetti, come l’iter formativo seguito dai giovani provenienti dal Ticino, che intendevano ricevere una formazione accademica, la ricostruzione del loro percorso professionale in Italia e i suoi primi esiti.

Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Durata 1998-2006

Esiti

Organizzazione del convegno

_ Alla ricerca di una identità: architettura e cultura artistica ticinese dal XVI al XX secolo, convegno internazionale di studi, a cura di L. Tedeschi e W. Oechslin, Ascona-Monte Verità, Mendrisio, 4-7 novembre 1998.
Relazioni a convegni
_ L. Tedeschi, Le Accademie di Belle Arti nella formazione dell’architetto nell’Italia dell’800, relazione presentata al convegno internazionale di studi Wissenschafts- und Wirkungsgeschichte der Artistischen/Philosophischen Fakultaten 13. bis 19. Jahrhundert, a cura di R.C. Schwinges, organizzato dall’Historisches Institut Universität Bern, Ascona, Monte Verità, 8-13 giugno 1997.
_ L. Tedeschi, Identità ticinese nell'architettura tra Ottocento e Novecento, relazione presentata al II convegno internazionale di architettura, Tradizioni e regionalismi. Aspetti dell'eclettismo in Italia, organizzato dal Politecnico di Milano, Jesi, 21-22 giugno 1999.
_ L. Tedeschi, La formazione degli architetti ticinesi nella seconda metà del Settecento tra insegnamento accademico e prassi di cantiere, relazione tenuta nelle giornate di studio L’attività edilizia nell’Europa moderna: circuiti della manodopera e organizzazione dei cantieri, Archivio del Moderno e Istituto di Storia delle Alpi, Mendrisio-Lugano, 22-23 aprile 2005.
Pubblicazione dei saggi
_ N. Navone, Tra corte e cantiere. Architetti e costruttori ticinesi nella Russia neoclassica, in N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Mendrisio 2004, II, pp. 677-695.
_ A. Pfister, Spunti e considerazioni sulla formazione di Domenico Gilardi, in P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I, atti del convegno (Ascona, Monte Verità, 7-8 aprile 2000 e Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2001), Mendrisio 2008, pp. 367-384.
_ N. Navone, Prassi di cantiere e orientamento empirista. Note sulla formazione degli architetti Adamini, ivi, pp. 385-394.

Il fondo dei disegni dell’Archivio Adamini. Tre generazioni di architetti e costruttori ticinesi in Russia

[ricerca]
Fondo Adamini. 1796-1863
Muovendo dallo studio analitico dell’archivio familiare Adamini, la ricerca ha ricostruito l’attività di due generazioni di architetti e costruttori operanti a San Pietroburgo tra la fine del Settecento e la prima metà dell´Ottocento: da Tomaso Adamini (1764-1828), stretto collaboratore di Giacomo Quarenghi e successivamente di Carlo Rossi, ai suoi figli Leone (1789-1854) e Domenico (1792-1860).

Responsabile del progetto
Nicola Navone
Durata 1998-2005

Esiti

Relazioni a convegni
_ N. Navone, Gli architetti Adamini in Russia: alcune considerazioni in margine a una ricerca in corso. Comunicazione al Convegno internazionale di studi Alla ricerca di una identita. Architettura e cultura artistica ticinese dal XVI al XX secolo, a cura di L. Tedeschi e M. Kahn-Rossi, Ascona, Monte Verita, 4-7 novembre 1998.
_ N. Navone, Fonti per la storia degli architetti e delle maestranze ticinesi in Russia: l’archivio degli architetti Adamini. Relazione al Convegno internazionale di studi La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I. Maestri italiani e ticinesi in epoca neoclassica, a cura di L. Tedeschi e N. Navone, Ascona, Monte Verita, 7-8 aprile 2000.
_ N. Navone, Tomazo Adamini v Lipecke (okolo 1796-1800). Istočniki iz Arkivio del Moderno v Mendrizio [Tomaso Adamini a Lipeck (circa 1796-1800). Le fonti conservate all’Archivio del Moderno a Mendrisio], relazione al convegno internazionale di studi Architekturnoe nasledie russkoj provincii: problemy izučenija i sochranenija (k 100-letiju G.I. Gun’kina) [Il patrimonio architettonico della provincia russa: questioni di ricerca e di tutela (per il centenario della nascita di G.I. Gun’kin)], Gosudarstvennaja direkcija po ochrane kul’turnogo nasledija Lipeckoj oblasti, Lipeck, 26-27 aprile 2011.
_ N. Navone, Ital’janskie istocˇ niki kolokol’ni chrama Ioanna Predteči v usad’be Vel’jaminovich v sele Ivanovka Lipeckogo uezda Tambovskoj gubernii [Le fonti italiane del campanile della chiesa di San Giovanni il Precursore nella usad’ba Vel’jaminov nel villaggio di Ivanovka, distretto di Lipeck, governatorato di Tambov], relazione al Convegno Obrazy Italii v russkoj usadebnoj kul’ture, Obščestvo izučenija russkoj usad’by (OIRU) – Rossijskij naučno-issledovatel’skij institut kul’turnogo i prirodnogo nasledija imeni D.S. Lichačeva, Mosca, 22 novembre 2011.
Pubblicazione dei volumi
_ P. Angelini, N. Navone, A. Pfister (a cura di), Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, Venezia-Mendrisio, 2001.
_ N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Mendrisio 2004.
_ N. Navone, Bâtir pour les Tsars. Architectes tessinois en Russie, 1700-1850, Losanna 2007.
_ N. Navone, Dalle rive della Neva. Epistolari di tre famiglie di costruttori nella Russia degli zar, Mendrisio 2009.
_ N. Navone, Gli architetti Adamini a San Pietroburgo. La raccolta dei disegni conservati in Ticino, Mendrisio-Milano 2017.
Pubblicazione di saggi e articoli
_ N. Navone, Archivio Adamini, in L. Tedeschi (a cura di), Archivi e Architetture. Presenze nel Cantone Ticino, Mendrisio 1998, pp. 159-161.
_ N. Navone, Francesco Bartolomeo Rastrelli. Monastero Smol’nyj, ivi, pp. 162-167.
_ N. Navone, Giacomo Quarenghi, Istituto Caterina e Istituto Smol’nyj, ivi, pp. 167-170.
_ N. Navone, Domenico Adamini. Progetto per la cattedrale di Sant’Isacco, ivi, pp. 170-174.
_ N. Navone, Carlo Rossi. Palazzo dello Stato Maggiore e dei Ministeri delle Finanze e degli Esteri, ivi, pp. 174-177.
_ N. Navone, Disegni neoclassici ticinesi, “Il disegno di architettura”, ottobre 2000, n. 21-22, pp. 147-153.
_ N. Navone, Strutture lignee per elevare colonne. Antonio Adamini «architetto e gran meccanico» a San Pietroburgo, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LII, 2001, n. 3, pp. 36-43.
_ N. Navone, Tra corte e cantiere. Architetti e costruttori ticinesi nella Russia neoclassica, in N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Mendrisio 2004, II, pp. 677-695.
_ N. Navone, Antonio Adamini e l’elevazione della Colonna Alessandrina, ivi, II, pp. 697-711.
_ N. Navone, ivi, schede cat. 189, 224-231, 234-237, 240-242, 249-257.
_ N. Navone, Meždu dvorcami i strojkami. Tičinskie architektory i stroiteli v neoklassičeskoj Rossii, in L. Tedeschi, N. Navone (a cura di), Ot mifa k proektu. Vlijanie ital’janskich i tičinskich architektorov v Rossii epochi klassicizma, San Pietroburgo-Mendrisio 2004, pp. 429-440.
_ N. Navone, Antonio Adamini i pod’em Aleksandrovskoj kolonny v Sankt-Peterburge, ivi, pp. 441-443.
_ N. Navone, ivi, schede cat. 189, 224-231, 234-237, 240-242, 249-257.
_ N. Navone, «Quattro muri, e un’immensità di nevi». Costruttori ticinesi in Russia tra Sette e Ottocento, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LV, 2004, n. 3, pp. 12-19.
_ N. Navone, «Tutti questi Capo Maestri Luganesi». Costruttori “ticinesi” nei cantieri della Russia imperiale, in J.-F. Chauvard, L. Mocarelli (a cura di), L’attività edilizia nell’Europa moderna: circuiti della manodopera e organizzazione dei cantieri, atti delle giornate di studio, Lugano-Mendrisio 2005, “MEFRIM” [“Mélanges de l’École Française de Rome - Italie et Méditerranée”], 119-2, 2007 (2008), pp. 413-420.
_ N. Navone, Nei cantieri di Russia. Gli architetti Adamini a San Pietroburgo, “Arte & Storia”, a. VII, novembre-dicembre 2006, n. 31, pp. 64-69.
_ N. Navone, «Qui ora è cambiata la Russia di bianco in nero»: architetti ticinesi nella Pietroburgo di metà Ottocento, in L. Lorenzetti (a cura di), Partire per il mondo. Emigranti ticinesi dalla metà dell’Ottocento, Castagnola 2007, pp. 109-121.
_ N. Navone, Prassi di cantiere e orientamento empirista. Note sulla formazione degli architetti Adamini, in P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I, atti del convegno (Ascona, Monte Verità, 7-8 aprile 2000 e Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2001), Mendrisio 2008, pp. 385-394.
_ N. Navone, Tomazo Adamini v Lipecke (okolo 1796-1800). Istoričeskij iz Arkivio del Moderno v Mendrizio [Tomaso Adamini a Lipeck (circa 1796-1800). Le fonti conservate all’Archivio del Moderno a Mendrisio], in Istoričeskij kvartal. Almanach istoriko-kul’turnogo nasledija Lipeckogo kraja, a cura di A. Najdenov, Lipeck 2011, pp. 34-42.
_ N. Navone, O kolokol’ne chrama Ioanna Predteči v usad’be Lodyginich-Vel’jaminovich v sele Ivanovka Lipeckogo uezda Tambovskoj gubernii [Il campanile della chiesa di San Giovanni il Precursore nella usad’ba Lodygin-Vel’jaminov nel villaggio di Ivanovka, distretto di Lipeck, governatorato di Tambov], “Russkaja usad’ba”, 2012, n. 17 (numero monografico dedicato agli atti del convegno Obrazy Italii v russkoj usadebnoj kul’ture, Obščestvo izučenija russkoj usad’by [OIRU] – Rossijskij naučno-issledovatel’skij institut kul’turnogo i prirodnogo nasledija imeni D.S. Lichacˇeva, Mosca, 22-23 novembre 2011), pp. 248-264.
Allestimento delle mostre
_ Architetti neoclassici ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, a cura di P. Angelini, N. Navone, A. Pfister, Mendrisio, Archivio del Moderno, 8 aprile-7 maggio 2000.
_ Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, a cura di P. Angelini, N. Navone, A. Pfister, Venezia, Palazzo Cini, 21 aprile-20 maggio 2001, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini.

Il fondo dei disegni dell’Archivio Gilardi. L’attivita architettonica di Domenico Gilardi (1785-1845) a Mosca

[ricerca]
Fondo Gilardi. 1792-1870
La ricerca ha indagato il fondo dei disegni dell’Archivio Gilardi, che raccoglie le testimonianze di due componenti della famiglia, attivi in Russia nella prima metà dell’Ottocento: Domenico (1785-1845), protagonista della ricostruzione di Mosca dopo l’incendio del 1812, e Alessandro (1808-1871).

Responsabili del progetto

Alessandra Pfister e Piervaleriano Angelini
Durata 1998-2005

Esiti

Relazioni a convegni
_ A. Pfister, Spunti e considerazioni sulla formazione di Domenico Gilardi, relazione al convegno internazionale di studi La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I. Maestri italiani e ticinesi in epoca neoclassica, a cura di L. Tedeschi e N. Navone, Ascona, Monte Verità, 7-8 aprile 2000.
_ N. Navone, Risonanze milanesi e romane nell’opera di Domenico Gilardi, relazione al convegno internazionale di studi Mosca ricostruita (1813-1843). Architetture, fonti, interazioni, a cura di L. Tedeschi e J.G. Klimenko, promosso dall’Archivio del Moderno, Mendrisio; MARCHI Istituto di Architettura, Mosca; Fondazione Rosanna Elena e Maria Luisa Gilardi, Montagnola, Gentilino, Villa Lucchini, 5-6 dicembre 2016.
Pubblicazione dei volumi
_ P. Angelini, N. Navone, A. Pfister (a cura di), Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, Venezia-Mendrisio 2001.
_ A. Pfister, P. Angelini, Gli architetti Gilardi a Mosca. La raccolta dei disegni conservati in Ticino, Mendrisio 2006.
Pubblicazioni di saggi e articoli
_ A. Pfister, Domenico Gilardi. Mausoleo del principe Volkonskij annesso ad ospedale ed Ospizio per i poveri. Suchanov presso Mosca, c. 1812-1813, in L. Tedeschi (a cura di), Archivi e architetture. Presenze nel Cantone Ticino, Mendrisio 1998, pp. 179-183.
_ A. Pfister, Giacomo Quarenghi. Progetto per il Mausoleo del principe Volkonskij annesso ad ospedale ed Ospizio per i poveri. Suchanov presso Mosca, c. 1812, ivi, p. 184.
_ A. Pfister, Domenico Gilardi. Scuola Artigianale della Casa di Educazione, ivi, pp. 184-189.
_ A. Pfister, L’Archivio Gilardi di Montagnola, in P. Angelini, N. Navone, A. Pfister (a cura di), Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, Venezia-Mendrisio 2001, pp. 19-53.
_ A. Pfister, La vicenda della Reggia napoleonica veneziana e i progetti per il Palazzo conservati nel Fondo Luigi Canonica, in M.G. Marziliano (a cura di), Giovanni Antonio Antolini (1753-1841), atti del I convegno di studi Antoliniani, Bologna 25 settembre-Faenza 26 settembre 2000, Faenza 2003, pp. 209-247.
_ A. Pfister, Domenico Gilardi tra l’Italia e Mosca, in N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), Dal mito al progetto. La cultura architettonica dei maestri italiani e ticinesi nella Russia neoclassica, Mendrisio 2004, II, pp. 628-643.
_ A. Pfister, Matvej F. Kazakov, Domenico Gilardi. Università di Mosca, ivi, II, pp. 644-648.
_ A. Pfister, Domenico Gilardi. Sede del Consiglio di tutela dell’Orfanotrofio imperiale a Mosca, ivi, II, pp. 650-654.
_ A. Pfister, Domenico Gilardi. Progetto per la Casa di Vera Esipova a Mosca, ivi, II, pp. 657-659.
_ A. Pfister, Domenico Gilardi o Afanasij G. Grigor’ev. Progetto per villa urbana a Mosca, ivi, II, pp. 660-663.
_ A. Pfister, Domenico Gilardi tra l’Italia e Mosca, in Quaderno della Collina d’Oro. Storie e progetti, Montagnola 2003, pp. 63-73.
_ A. Pfister, Domeniko Žiljardi meždu Italiej i Moskvoj Aleksandra I, in L. Tedeschi, N. Navone (a cura di), Ot mifa k proektu. Vlijanie ital’janskich i tic˘inskich architektorov v Rossii epochi klassicizma, San Pietroburgo- Mendrisio 2004, pp. 399-408.
_ A. Pfister, Matvej F. Kazakov, Domeniko Žiljardi. Moskovskij Universitet, ivi, pp. 409-411.
_ A. Pfister, Domeniko Žiljardi. Zdanie Opekunskogo Soveta Vospitatel’nogo doma v Moskve, ivi, pp. 412-415.
_ A. Pfister, Domeniko Žiljardi. Proekt doma Very Esipovoj v Moskve, ivi, pp. 416-417.
_ A. Pfister, Domeniko Žiljardi ili Afanasij G. Grigor’ev. Proekt gorodskoj v Moskve, ivi, pp. 418-420.
_ A. Pfister, ivi, schede n. 61-63, 203-208.
_ A. Pfister, Brevi note sull’emigrazione artistica italiana e ticinese a Mosca tra XV e XIX secolo, “Arte + Architettura in Svizzera”, a. LV, 2004, n. 3, pp. 6-11.
_ A. Pfister, Spunti e considerazioni sulla formazione di Domenico Gilardi, in P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I, atti del convegno (Ascona, Monte Verità, 7-8 aprile 2000 e Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2001), Mendrisio 2008, pp. 367-384.
Allestimento delle mostre
_ Architetti neoclassici ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, a cura di P. Angelini, N. Navone, A. Pfister, Mendrisio, Archivio del Moderno, 8 aprile-7 maggio 2000.
_ Architetti neoclassici italiani e ticinesi fra Neva e Moscova. I fondi grafici degli archivi Adamini e Gilardi, a cura di P. Angelini, N. Navone, A. Pfister, Venezia, Palazzo Cini, 21 aprile-20 maggio 2001, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini.

Le famiglie Castelli e Garove di Bissone: nuovi documenti dagli archivi ticinesi

[ricerca]
La ricerca, svolta per la mostra Il giovane Borromini (allestita tra il 5 settembre e il 14 novembre 1999 al Museo Cantonale d’Arte, a Lugano, nell’ambito delle celebrazioni per il quarto centenario della nascita di Francesco Borromini), ha portato al reperimento negli archivi ticinesi di numerosi documenti inediti sulle famiglie Castelli e Garove (o Garvo), che hanno consentito di ricostruire le origini familiari del grande architetto.

Partner: Museo Cantonale d’Arte, Lugano.
Responsabile del progetto
Nicola Navone
Durata 1998

Esiti

Pubblicazione dell’articolo

_ N. Navone, Le origini familiari di Francesco Borromini: note a margine di alcuni documenti inediti, in M. Franciolli, M. Kahn-Rossi (a cura di), Il giovane Borromini, Milano 1999, pp. 33-39.

Scritti di architettura di Gillo Dorfles

[ricerca]
Nell’occasione dei cinquant’anni di attività di un protagonista della vita intellettuale milanese, sono stati raccolti, analizzati e riuniti in un volume gli scritti di architettura di Gillo Dorfles, corredandoli della bibliografia completa dell’autore.

Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Durata 1997-2000

Esiti

Pubblicazione del volume

_ L. Tedeschi (a cura di), Gillo Dorfles. Scritti di architettura 1930-1998, Archivio del Moderno, Mendrisio 2000.

Archivi di architettura presenti nel Cantone Ticino: una prima indagine

[ricerca]
Muovendo da una ricognizione degli archivi pubblici e privati presenti nel Cantone Ticino, la ricerca ha consentito di tracciare un quadro generale degli archivi di architettura conservati nel Cantone.
 
Partner:
Archivio di Stato di Bellinzona; Archivio Diocesano di Lugano; Archivio Storico della Citta di Lugano; Archivio Storico della Citta di Locarno; Archivio Storico comunale di Mendrisio; Opera Svizzera dei Monumenti d’Arte di Bellinzona; Fondazione Archivi Architetti Ticinesi.
Responsabile del progetto
Letizia Tedeschi
Durata 1997-1998

Esiti

Pubblicazione del volume
_ L. Tedeschi (a cura di), Archivi e architetture. Presenze nel Cantone Ticino, Mendrisio 1998. 
Allestimento delle mostre
_ Archivi e architetture. Presenze nel Cantone Ticino, a cura di L. Tedeschi, Mendrisio, Archivio del Moderno, 4 novembre 1998-17 gennaio 1999.
_ Tessin. Archives et architectures, a cura di L. Tedeschi, Losanna, EPFL, Archives de la construction moderne, 4 febbraio-4 marzo 1999.


Convegni
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