< PreviousRicerche 114 _ A. Viati Navone, «Il profumo del passato è debolissimo in confronto alla forza viva del presente». Cenni sulla vitalità dell’architettura di Giulio Minoletti , in C. Sumi, A. Viati Navone (a cura di), Giulio Minoletti architetto, urbanista e designer , Mendrisio-Milano 2014, pp. 10-25. _ A. Viati Navone, Giulio Minoletti e il suo tempo , ivi, pp. 30-55. _ A. Viati Navone, L’architettura come spettacolo. Attitudini progettuali di Giulio Minoletti , in M.C. Loi, C. Sumi, A. Viati Navone (a cura di), Giulio Minoletti. Lo spettacolo dell’architettura , Mendrisio-Milano 2017, pp. 17-45. _ E. Triunveri, «Fare l’architetto è bellissimo». Giulio Minoletti tra rigore professionale e joie de vivre, ivi, pp. 47-97. _ A. Viati Navone, Una composizione di «forme così intellettualmente scandite». L’architettura della Colonia climatico-balneare a Formia come paradigma dei temi compositivi dell’anteguerra , ivi, pp. 115-143. _ B. Reichlin, Ville sovrapposte ai Giardini d’Arcadia: l’architettura fra autografia e allografia, ivi pp. 433-469. _ A. Viati Navone, «Il confortevole e caldo arredatore di città nebbiose». L’abitare fra il vivere e l’esporre: gli interni degli anni Trenta e Quaranta , ivi, pp. 483-529. _ A. Viati Navone, Riflessi di «architettura concreta». Le dimore di Minoletti dall’appartamento in via Gesù alla «villa sul tetto» , ivi, pp. 531-569. Organizzazione del convegno _ Giulio Minoletti. La figura e l’opera, a cura di M.C. Loi, L. Tedeschi, C. Sumi, D. Vitale, convegno internazionale di studi, Politecnico di Milano- Ordine degli Architetti P.P.A. della Provincia di Milano, Milano, 12 dicembre 2012, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura e il Dottorato in Composizione architettonica, Scuola di Architettura Civile, Politecnico di Milano. Relazioni a convegni e conferenze _ A. Viati Navone, Habiter entre vivre et exposer. Les intérieurs de Giulio Minoletti (1910-1981) , conferenza, Écolenationale supérieure d’architecture de Versailles, 4 dicembre 2015. _ E. Triunveri, Un architecte entre rigueur professionnelle et joie de vivre , relazione alla giornata di studio Un architecte milanais «à la versatilité toute italienne». Regards croisés sur Giulio Minoletti (1910-1981) , Écolenationale supérieure d’architecture de Versailles, 15 giugno 2016. _ A. Viati Navone, Reflets d’architecture “concrète”. Minoletti et ses chez- soi , relazione alla giornata di studio Un architecte milanais «à la versatilité toute italienne». Regards croisés sur Giulio Minoletti (1910-1981) , École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 15 giugno 2016. _ B. Reichlin, Allotropie et autographie dans le projet des villas superposées aux Jardins d’Arcadie , relazione alla giornata di studio Un architecte milanais «à la versatilité toute italienne». Regards croisés sur Giulio Minoletti (1910-1981) , Écolenationale supérieure d’architecture de Versailles, 15 giugno 2016. _ N. Navone, Die Mailänder Wohnkultur der 50er-Jahre, conferenza, Zurigo, Gustav-Turm, 21 marzo 2017.Ricerche 115 Organizzazione delle mostre _ Oltre un rettangolo di cielo. Interni milanesi di Giulio Minoletti , a cura di M.C. Loi e E. Triunveri, mostra organizzata in occasione del Salone Internazionale del mobile 2011, in collaborazione con il Dipartimento di Progettazione dell’Architettura Scuola di Architettura civile, Politecnico di Milano e l’Ordine e Fondazione dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, Milano, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, 12-17 aprile 2011. _ Giulio Minoletti architetto, urbanista e designer, a cura di C. Sumi e A. Viati Navone, Mendrisio, Galleria dell’Accademia di architettura, 17 aprile-1 giugno 2014. 2011 III.1.31Un’impresa culturale e commerciale: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810) La ricerca intende ricostruire le complesse vicende della Calcografia Piranesi sullo sfondo della Roma della seconda metà del XVIII e della Parigi d’inizio XIX secolo. I progetti intrapresi dai figli del celebre incisore Giovanni Battista Piranesi, e in particolare da Francesco, principale continuatore dell’opera paterna, saranno analizzati alla luce degli scambi e dei confronti che in entrambi i contesti culturali essi seppero proficuamente intrecciare. Esaminando l’influenza del dibattito coevo sulle attività promosse dai fratelli Piranesi, l’indagine ripercorrerà le finora inedite tappe di un percorso in cui evidente è il tentativo di adeguare i mezzi offerti dall’incisione alle nuove esigenze del mercato, fino ad arrivare all’inserimento della riproduzione dell’antico in una prospettiva industriale. Responsabile del progetto Valeria Mirra Esiti Pubblicazione del volume _ V. Mirra, Un’impresa culturale e commerciale: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810) , Mendrisio (in preparazione 2018). Relazioni a convegni _ V. Mirra, Il trasferimento della Calcografia Piranesi da Roma a Parigi: l’impatto e l’influenza sulla cultura visiva francese d’inizio XIX secolo , relazione alla giornata internazionale di studio Grand tour del terzo millennio. Ricerche di storia dell’architettura di borsisti e di artisti stranieri a Roma , a cura di C. Conforti e G. Bonaccorso, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Dipartimento di Ingegneria civile, cattedra di Storia dell’architettura, 21 aprile 2010. _ V. Mirra, «Pour naturaliser en France les arts de l’Italie»: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810) , relazione al convegno internazionale di studi “Roma fuori di Roma”: l’esportazione dell’arte moderna tra il pontificato di Pio VI e Porta Pia (1775-1870) , a cura di L. Barroero, G. Capitelli, F. Mazzocca, British School at Rome, 13-15 dicembre 2011. R i c e r c h eRicerche 116 _ V. Mirra, Une mise en exposition de l’architecture à vocation didactique: le projet des frères Piranesi pour une «Encyclopédie de l’Architecture» , relazione alla giornata di studi Le Musée des Monuments français et l’exposition de l’histoire , a cura di B. de Chancel-Bardelot, Parigi, Institut national d’histoire de l’art, 15 novembre 2012. _ V. Mirra, «Vedere animata l’industria degli ingegni italiani nelle nuove scoperte dei generi e delle manifatture». La politique de soutien aux manufactures à Milan pendant le Royaume d’Italie (1805-1814) , relazione alla giornata di studi Un napoléonide mécène: Eugène de Beauharnais (1781-1824) entre Paris, Milan et Munich , a cura di L. Tedeschi, J. Ebeling, P. Sénéchal, Parigi, Centre allemand d’histoire de l’art, 20 gennaio 2014. _ V. Mirra, «Labor omnia vincit». La Manufacture Piranesi de vases et ornements en terre cuite de Mortefontaine , relazione al convegno internazionale di studi «Les progrès de l’industrie perfectionnée». Ateliers et manufactures de la Révolution française au Premier Empire (France, 1789- 1815) , a cura di N. Coquery, J. Ebeling, A. Perrin-Khelissa, P. Sénéchal, Parigi, Centre allemand d’histoire de l’art-Institut national d’histoire de l’art, 13-14 giugno 2014. _ V. Mirra, La Calcografia Piranesi da Roma a Parigi, 1799-1810 , relazione alla giornata di studio Giambattista Piranesi. Matrici incise 1756-1757 , a cura di G. Mariani, Roma, Istituto Centrale per la Grafica, 26 maggio 2015. Pubblicazioni di saggi e articoli _ V. Mirra, «De pure décoration», «d’une utilité générale»: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810) , “Ricerche di Storia dell’arte”, 2011, n. 105, pp. 63-75. _ V. Mirra, «Pour naturaliser en France les arts de l’Italie»: la Calcografia Piranesi da Roma a Parigi (1799-1810) , in G. Capitelli, S. Grandesso, C. Mazzarelli (a cura di), “Roma fuori di Roma”: l’esportazione dell’arte moderna tra il pontificato di Pio VI e Porta Pia (1775-1870) , atti del convegno internazionale di studi, Roma 2013, pp. 529-539. _ V. Mirra, Piranesi, Giovanni Battista , in S. Cecchini, S.A. Meyer, C. Piva, S. Rolfi Ožvald (a cura di), Il Settecento e le arti. A Orietta Rossi Pinelli dagli allievi , Roma 2016, pp. 240-245. _ V. Mirra, «Labor omnia vincit». La Manufacture Piranesi de vases et ornements en terre cuite de Mortefontaine , in N. Coquery et al. (a cura di), «Les progrès de l’industrie perfectionnée». Luxe, arts décoratifs et innovation de la Révolution française au Premier Empire , atti del convegno internazionale, Parigi, 13-14 giugno 2014, Toulouse 2016, pp. 117-127. _ V. Mirra, Tra centro e periferia. Il caso della campagna catalografica di Arrone (Terni) nel 1897: l'ispettore Luigi Lanzi, il professor Adolfo Venturi e l'architetto Giuseppe Sacconi , ICCD, luglio 2016: http://www.iccd.beniculturali.it/getFile.php?id=4990. _ V. Mirra, Une mise en exposition de l’architecture à vocation didactique: le projet des frères Piranesi pour une «Encyclopédie de l’Architecture» , in B. de Chancel-Bardelot (a cura di), Le Musée des Monuments français et l’exposition de l’histoire ,atti della giornata di studi, Parigi (in corso di pubblicazione).Ricerche 117 _ V. Mirra, Domenico Aspari e la Scuola degli Elementi di Figura dell’Accademia di Brera in L. Tedeschi (a cura di), Dalle Accademie alle pratiche di cantiere. La formazione degli architetti ticinesi nell’Italia degli Stati preunitari (in preparazione, 2018). 2012 III.1.32 L’architettura e le arti 1945-1968. Paragoni e intertesti Lo studio si propone di portare alla luce la complessità insita nella nozione di “sintesi delle arti” quale si è venuta delineando in Europa e in America negli anni 1945-1968, per definirne i caratteri peculiari, gli ormeggi teorici, e per rintracciarne assonanze e differenze. Appena conclusa la Seconda guerra mondiale, architetti, artisti, operatori visuali attivi nelle più diverse forme d’arte e la stessa critica di riferimento, si fanno promotori di una nuova collaborazione che incide sul loro operare a livello di programmi, di pratiche, di contenuti e di linguaggi. La “sintesi delle arti” ha non poco occultato fenomeni, ricerche, esperimenti e manifestazioni che ne sono stati, ad un tempo, la premessa e il fondamento, e che possiamo designare comprensivamente con il termine “intertestualità”. Si tratta di relazioni intertestuali a tal punto connaturate alle strategie creative, alle consuetudini di pensiero e alle tecniche di lavoro delle diverse produzioni artistiche che gli addetti ai lavori faticano a riconoscere negli altri media e che temono addirittura di riconoscere, presi come sono da vertigini ontologiche. Il progetto prevede un convegno articolato in due sessioni, a Roma e Ascona, promosso in collaborazione con l’Istituto Svizzero e l’American Academy di Roma. La sessione ad Ascona sarà organizzata con la collaborazione del MASI Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano. La ricerca avrà come esiti la pubblicazione degli atti del convegno, un volume monografico sul tema e un’esposizione che si terrà presso il MASI Museo d’arte della Svizzera italiana, Lugano. Responsabili del progetto Bruno Reichlin e Letizia Tedeschi Esiti Pubblicazioni di saggi e articoli _ L.Tedeschi, Modanature e sand-casting. L’incontro newyorkese di Le Corbusier e Nivola , in M. Talamona (a cura di), Le Corbusier e l’Italia 1907- 1965 , Milano 2012, pp. 313-329. _ L.Tedeschi, Kunst und Architektur als Kontinuum , “Werk, Bauen und Wohnen”, 2013, n. 12, pp. 34-35. Organizzazione del convegno _ L’architettura e le arti 1945-1970. Paragoni e intertesti , convegno Internazionale di Studi, a cura di B. Reichlin e L. Tedeschi, I sessione, Roma, Istituto Svizzero e American Academy, 29-31 ottobre 2014. Relazioni a convegni e conferenze _ A. Viati Navone, Croisements entre architecture et arts dans l’Italie de l’après-guerre , conferenza al corso del Prof. F. Graf Laboratoire des R i c e r c h eRicerche 118 techniques et de la sauvegarde de l’architecture moderne , Losanna, EPFL École polytechnique fédérale, 10 marzo 2014. _ L. Tedeschi, A. Viati Navone, Le corps et l’esprit à l’œuvre. Autour du Monte Verità , conferenza, IV Festival de l’Histoire de l’art , organizzato dal Ministère Culture e Communication, Parigi e INHA Institut national d’histoire de l’art, Parigi, Fontainebleau, 1 giugno 2014. _ A. Viati Navone, André Bloc et Gio Ponti. Comparaisons , intervento al seminario internazionale organizzato dall’École nationale superiéure d’architecture de Versailles, dallo IUAV di Venezia e dalla Fachhochschule di Magonza «Amate l’architettura». Actualité de l’architecture de Gio Ponti , Bolzano, 21-24 ottobre 2014. _ B. Reichlin, Architettura e le arti: interferenze? , relazione al convegno internazionale di studi L’architettura e le arti 1945-1970. Paragoni e intertesti , I sessione, Roma, Istituto Svizzero e American Academy, 29-31 ottobre 2014. _ L. Tedeschi, Necessità plastica come intertestualità: Le Corbusier e Costantino Nivola , relazione al convegno internazionale di studi L’architettura e le arti 1945-1970. Paragoni e intertesti , I sessione, Roma, Istituto Svizzero e American Academy, 29-31 ottobre 2014. _ A. Viati Navone, «Una forma percettivamente instabile quanto salda». La Casa “La Scala” di Vittoriano Viganò per André Bloc , relazione al convegno internazionale di studi L’architettura e le arti 1945-1970. Paragoni e intertesti , I sessione, Roma, Istituto Svizzero e American Academy, 29-31 ottobre 2014. _ A. Viati Navone, Interférences entre l’ architecture et les arts. André Bloc et Gio Ponti , intervento al seminario di dottorato, École nationale supérieure d’architecture de Versailles, 19 dicembre 2014. III.1.33 Figure dell’emozione. Sulla «captation savante» dell’opera d’architettura nel XX secolo Il progetto di ricerca mira a sviluppare nuovi metodi di analisi e nuovi strumenti critici da impiegare nelle indagini su quelle opere di architettura del XX secolo che coinvolgono l’osservatore nel processo di “cooperazione interpretativa”, inducendo importanti ricadute emotive. Queste ultime, spesso all’origine di alterazioni dell’attività di acquisizione cognitiva, si producono in presenza di quell’insieme di componenti che fanno “figura” (un’aggregazione temporanea di elementi di senso concluso che l’osservatore, in base alla sua sensibilità, riconosce nell’opera) e che inducono, nel percipiente, una tensione emotiva. Il progetto si articola in due fasi. La prima, contraddistinta da un’esplorazione di carattere teorico, prevede lo studio delle metodologie di analisi messe a punto soprattutto dalla critica d’arte e del testo letterario e dalle scienze cognitive e di alcune nozioni e strumenti chiave per l’interpretazione delle opere (quali la nozione di stile e di intertestualità, l’analisi genetica, le pratiche della semiotica tensiva, della semiotica delle passioni, delle immagini e della percezione, il montaggio, l’anacronismo dello sguardo critico, la temporalità delle immagini, il reverse engineering ,Ricerche 119 ecc.), al fine di elaborare strumenti critici adeguati e utili alla critica architettonica. La seconda fase rappresenta il momento della sperimentazione su casi concreti degli strumenti critici individuati, della loro verifica ed, eventualmente, modifica. Si tratterà dunque di condurre delle analisi-pilota su gruppi di opere dove la spazialità moderna assume le forme più originali e dove è possibile riconoscere la presenza di “formes émouvantes” che per differenti ragioni esercitano una forza “patetica” e una presa psicologica sull’osservatore. Responsabile del progetto Annalisa Viati Navone Esiti Pubblicazione di saggi _ A. Viati Navone, «A l’origine de l’émotion architectural». Les structures baroques de Luigi Moretti 1907-1973 , “Fabrica. Travaux d’histoire culturelle et sociale de l’architecture et de ses territoires”, 2013, n. 7, pp. 151-173. _ A. Viati Navone, A Milan, du Movimento Arte Concreta au Mac-Espace , in D. Gay (a cura di), L’été 1954 à Biot, Architecture Formes Couleurs , catalogo della mostra (Biot, Musée National Fernand Léger, 25 giugno-26 settembre 2016), Paris 2016, pp. 32-35. Organizzazione dei convegni _ Synthèse des arts et unité de création. Vies d’André Bloc , a cura di P. Amaldi, C. Bruant, A. Viati Navone, I sessione del convegno internazionale di studi, Parigi, Fondation Suisse, Cité internationale universitaire, 7 aprile 2015 e Versailles, Léav-École nationale supérieure d’architecture, 8 aprile 2015. _ Sintesi delle arti e unità di creazione. Vite di André Bloc , a cura di P. Amaldi, C. Bruant, A. Viati Navone, II sessione del convegno internazionale di studi, Lugano, LAC-Lugano Arte Cultura, 3-4 novembre 2016. Conferenze, relazioni a convegni e lezioni universitarie _ A. Viati Navone, Tectoniques néoréalistes et baroques dans l’Italie de l’après-guerre , Laboratoire des techniques et de la sauvegarde de l’architecture moderne, Losanna, EPFL École polytechnique fédéral, 26 novembre 2012. _ A. Viati Navone, Luigi Moretti (1907-1973). L’architecture comme «enchantement» , conferenza nell’ambito del master “Histoire culturelle et sociale de l’architecture et de ses territoires” e della scuola dottorale, École nationale supérieure d’ architecture de Versailles, 1 marzo 2013. _ A. Viati Navone, La Saracena di Luigi Moretti. Uno spazio barocco moderno , conferenza nell’ambito del “Laboratorio integrato di progettazione architettonica e urbana” e “Storia dell’architettura”, Istituto Universitario di Architettura di Venezia – IUAV, 22 maggio 2013. _ A. Viati Navone, «Una forma percettivamente instabile quanto salda». La casa La Scala di Vittoriano Viganò per André Bloc , relazione al convegno internazionale di studi L’architettura e le arti 1945-1970. Paragoni e intertesti , Roma, Istituto Svizzero e American Academy, 29-31 ottobre 2014. R i c e r c h eRicerche 120 _ A. Viati Navone, Correspondances italiennes. La maison Escalier de Vittoriano Viganò pour André Bloc (1953-1958) , relazione al convegno internazionale di studi Synthèse des arts et unité de création. Vies d’André Bloc , Parigi, Fondation Suisse, Cité internationale universitaire, 7 aprile 2015 e Versailles, Léav-École nationale supérieure d’architecture, 8 aprile 2015. _ A. Viati Navone, 1954: La “Casa sperimentale B24”. La maison comme habitacle de vies nomades , relazione alla giornata di studi internazionale Le rôle des expositions dans la mise en place d’un discours sur l’habitation au XX e siècle , a cura di A. Debarre, A. De Magistris, F. Floré, C. Maumi, J.-L. Violeau, Parigi-Malaquais, Ensa 13 maggio 2016. _ A. Viati Navone, Interazioni fra Bloc e Viganò. L’eredità della Casa La Scala , relazione al seminario internazionale Itinerari nell’architettura di Vittoriano Viganò , a cura di G. Bertelli, A. Gritti, G. Pasqui, A. Rocca, I. Valente, Gardone Riviera, Vittoriale degli italiani, 23 maggio 2016. _ A. Viati Navone, Expériences de synthèse des arts. Le cas italien Movimento Arte concreta-Espace , relazione alla giornata di studi Peintres, sculpteurs, architectes: le Groupe Espace et ses réseaux internationaux , Biot, Musée national Fernand Léger, 3 luglio 2016. _ A. Viati Navone, «Esperimenti di sintesi delle arti». Analogie fra MAC e Groupe Espace , relazione al convegno internazionale di studi Sintesi delle arti e unità di creazione. Vite di André Bloc, Lugano, LAC-Lugano Arte Cultura, 3-4 novembre 2016. _ A. Viati Navone, L’Unità di creazione secondo André Bloc , relazione alla giornata di studi André Bloc e l’integrazione delle arti plastiche nella vita, a cura di M. Del Francia et V. Gensini, Firenze, Museo del Novecento, 27 settembre 2017. Organizzazione della mostra _ Structure Sculpture. Architecture et performance de 1960 à nos jours à Genève, a cura di P. Amaldi, M. Favre e A. Viati Navone, Ginevra, «Le Commun», BAC (Bâtiment d’Art Contemporain), 22 giugno-30 agosto 2017. 2014 III.1.34 L’impresa Fontana tra XVI e XVII secolo:modalità operative, tecniche e ruolo delle maestranze Il progetto di ricerca intende indagare il fondamentale ruolo recitato dalla tecnica e dall’economia di cantiere esplicitata dall’ impresa dei fratelli Fontana (Giovanni, Domenico, Marsilio e Santino), dagli anni Sessanta del XVI secolo al secondo decennio del XVII secolo, con particolare riferimento ai decenni che precedono e seguono il pontificato di Sisto V. Il periodo individuato comprende il trasferimento dei Fontana da Melide a Roma (1560 ca.-1585), la nomina di Domenico a architetto pontificio sotto Sisto V (1585-1590), il trasferimento di questi a Napoli (1593) e la morte dell’ultimo di loro, Giovanni, nel 1614. Ricerche 121 La ricerca tenterà di chiarire se e in che misura le esperienze compiute dai Fontana negli anni precedenti il pontificato di Sisto V, per loro segnati dalla committenza degli Sforza di Santa Fiora, può aver favorito le urgenze imposte dall’attuazione dei grandiosi progetti sistini e la messa a punto di innovative soluzioni tecnico-operative, così come cercherà di precisare quanto di ciò possa derivare, orientandoli, negli esiti successivi: a Napoli, dopo il passaggio in quella città di Domenico, ma pure a Roma, dove l’impresa Fontana continua ad essere attiva sotto la guida di Giovanni; verificando, infine, in quale misura l’esperienza “fontaniana” si sia concretamente tramandata agli architetti ticinesi operanti a Roma negli anni successivi, e in primis a Carlo Maderno, precocemente associato (prima ancora dell’esperienza sistina) alla loro attività. La ricerca mira ad ampliare la conoscenza specifica sull’opera della famiglia Fontana e a colmare vistose lacune storiografiche: l’assenza di uno studio sistematico sull’operato dell’“impresa Fontana” e sul ruolo in essa svolto da esecutori e maestranze; l’assenza di uno studio che affronti l’esame delle opere di Fontana nel più ampio quadro non solo dell’architettura contemporanea ma anche della storia delle tecniche e dell’organizzazione del cantiere; l’assenza di una monografia che riordini filologicamente e criticamente l’intero catalogo di Domenico Fontana, esteso sia cronologicamente che geograficamente ben al di là del pontificato di Sisto V e di Roma. Progetto finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica (n. 100016_150268/1 durata triennale, 2 ricercatori post-doc). Partner del progetto: Francesco Paolo Fiore, Dipartimento di storia disegno e restauro dell’architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Giovanna Curcio, Dipartimento di Culture del progetto dell’Università IUAV di Venezia e Sergio Villari, Dipartimento di architettura, Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Responsabili del progetto Letizia Tedeschi e Nicola Navone Ricercatori post-doc FNS Maria Felicia Nicoletti Paola Carla Verde Esiti Pubblicazione del volume _ M.F. Nicoletti, P.C. Verde (a cura di), Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento (in preparazione, 2018). Organizzazione delle giornate di studio _ Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento , a cura di M.F. Nicoletti, P.C. Verde, giornate di studio promosse dall’Archivio del Moderno, Mendrisio e finanziate dal Fondo Nazionale Svizzero per la Ricerca Scientifica, Mendrisio, Archivio del Moderno, 30-31 maggio 2016. R i c e r c h eRicerche 122 Relazioni alle giornate di studio _ M.F. Nicoletti, Un cantiere nel cantiere: Domenico Fontana e la costruzione con «non piccola difficultà» della cappella di Sisto V (1585- 1590), relazione alle giornate di studio Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento, Mendrisio, Archivio del Moderno, 30-31 maggio 2016. _ P.C. Verde, «C’ha bisognato usarvi una diligentia quasi meravigliosa». Il cantiere dell’acquedotto Felice 1585-1589: il successo di Giovanni Fontana, relazione alle giornate di studio Pratiche architettoniche a confronto nei cantieri italiani della seconda metà del Cinquecento , Mendrisio, Archivio del Moderno, 30-31 maggio 2016. Organizzazione delle mostre _ Domenico Fontana (1543-1607) , in collaborazione con l’Archivio Storico di Lugano, il MASI Lugano e il Polo Museale di Napoli, Lugano MASI (in preparazione, 2018). _ Domenico Fontana (1543-1607) , Napoli, Palazzo Reale (in preparazione, 2018). Pubblicazione di articoli _ P.C. Verde, L’ospedale dei Poveri Mendicanti a ponte Sisto. Un’analisi preliminare dell’impresa di Domenico Fontana attraverso il “Libro di tutta la spesa” , “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Architettura”, n.s., 2017, n. 66, pp. 41-58. _ M.F. Nicoletti, «L’atto pratico dell’edificare è il vero fine della Architettura»: le perizie di Giacomo Della Porta e Domenico Fontana per le volte della basilica di San Petronio a Bologna , “Quaderni dell’Istituto di Storia dell’Ar- chitettura”, n.s., 2017, n. 66, pp. 59-78. 2015 III.1.35 Elaborazione e diffusione di “modelli uniformati” tra Impero francese e austriaco. Pietro Nobile e la cultura architettonica in epoca asburgica Il progetto si propone di investigare e portare alla luce, la fitta rete di trame all’origine di “stili” legati ad una cultura architettonica e artistica assonante, pur nel rispetto delle differenze culturali e territoriali relative a ogni singola regione, parte di un complesso scenario sovranazionale, da Parigi a Vienna, epicentri nella definizione di tali “modelli uniformati”, a Milano, Venezia, Trieste, Cracovia, Lubiana, Klagenfurt, Parma e Modena, ma anche a realtà urbane e territoriali asburgiche della Cechia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Croazia, e di parte della Romania, Polonia, Ucraina. Gli orientamenti del progetto si possono riassumere nei seguenti punti: il superamento di un abusato paradigma che contrappone l’epopea napoleonica e il suo epilogo, l’ Empire , alla Restaurazione, attraverso cui si tenta di proporre una interpretazione in grado di cogliere, in riferimento a una articolata area geo-storica, l’eredità dei lumi e della stagione napoleonica in ciò che segue il 1815, con la costituzione di nuove realtà istituzionali, culturali, artistiche e architettoniche, sociali e politiche, proponenti mutati scenari urbani, fondamento delle città moderne. Ricerche 123 Il progettato e il costruito, se affrontato nell’ottica considerata, può testimoniare – per singole realtà come per identità istituzionali, dall’attività di un architetto a quella formativa di accademie o regolatrice di commissioni di ornato, dagli allestimenti e scenografie teatrali agli ornamenti e ai decori urbani, od altro ancora – attraverso un ventaglio sufficientemente ampio e diversificato di casi, la ricchezza e la complessità dei “modelli” elaborati, consentendone una più stringente analisi e concorrendo altresì a delinearne la portata europea. La messa a fuoco di “modelli uniformati” esplicitati da differenti attori, e l’esame critico della loro genesi, può portare a una più consapevole valutazione critica degli esiti di tale fenomenologia artistico-culturale. In questa prospettiva, la figura dell’architetto ticinese Pietro Nobile può offrire un terreno ideale per la verifica del processo di elaborazione stilistica che è il focus del progetto. La ricerca avrà come esiti la pubblicazione di un volume su tale tema e un volume monografico dedicato all’architetto ticinese. Partner della ricerca: Università IUAV, Venezia-Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione; Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia. Partner del convegno: Scuola dottorale interateneo in Storia delle arti, Venezia; Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed etnoantropologici del Friuli Venezia Giulia, Trieste, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini di Venezia e l’Istituto Storico Austriaco di Roma. Responsabili del progetto Letizia Tedeschi, Rossella Fabiani e Guido Zucconi Esiti Pubblicazione del volume _ R. Fabiani, L. Tedeschi, G. Zucconi, Pietro Nobile e la cultura architettonica asburgica , Mendrisio (in preparazione). Organizzazione del convegno _ Stili imperiali. Elaborazione e diffusione di “modelli uniformati” tra Impero francese e austriaco (1804-1848). Pietro Nobile e l’architettura asburgica , a cura di R. Fabiani, L. Tedeschi e G. Zucconi, Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 5-7 febbraio 2015. Relazioni a convegni _ L. Tedeschi, Stili imperiali, congetture e confutazioni , relazione al convegno internazionale di studi Stili imperiali. Elaborazione e diffusione di “modelli uniformati” tra Impero francese e austriaco (1804-1848) , Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 5-7 febbraio 2015. _ R. Fabiani, Dalle forme ai modelli: Pietro Nobile fra manuale e trattato di architettura , relazione al convegno internazionale di studi Stili imperiali. Elaborazione e diffusione di “modelli uniformati” tra Impero francese e austriaco (1804-1848) , Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 5-7 febbraio 2015. _ G. Zucconi, Modena, prima, durante e dopo l’Età napoleonica , relazione al convegno internazionale di studi Stili imperiali. Elaborazione e diffusione di “modelli uniformati” tra Impero francese e austriaco (1804-1848) , Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 5-7 febbraio 2015. R i c e r c h eNext >