< PreviousRicerche 104 valorizzazione dell’archivio dell’architetto, conservato presso l’Archivio del Moderno, che proseguirà con la pubblicazione di un volume monografico e l’allestimento di una mostra. Responsabili del progetto Letizia Tedeschi e Bruno Reichlin Esiti Pubblicazione dei volumi _ R. Grignolo (a cura di), Marco Zanuso. Scritti sulle tecniche di produzione e di progetto , Mendrisio-Milano 2013. _ B. Reichlin, L. Tedeschi (a cura di), Marco Zanuso tra tecniche costruttive e tecniche di progettazione (in preparazione). Pubblicazione dei saggi e degli articoli _ L. Tedeschi, Archivi di architetti milanesi: l’Archivio Zanuso , in A. Piva, A. Prina (a cura di), Marco Zanuso: architettura, design e la costruzione del benessere , Roma 2007, pp. 109-115. _ R. Grignolo, Salvaguardia del patrimonio industriale, tra “restauro” e “riuso” , “Patrimonio Industriale”, numero monografico a cura di M. Trisciuoglio, a. V, aprile 2011, n. 7, pp. 10-19. _ R. Grignolo, La sauvegarde du patrimoine industriel récent. De l'étude monographique de l'oeuvre à la mise au point d'un cahier des charges , “Zeitschrift für Schweizerische Archäologie und Kunstgeschichte”, 2012, n. 69, pp. 53-70. _ R. Grignolo, Dalla conoscenza delle tecniche alla progettazione di “oggetti tecnici concreti”. L’esperienza di Marco Zanuso , in L’opera sovrana. Studi sull’architettura del XX secolo dedicati a Bruno Reichlin / Etudes sur l’architecture du XXesiècle offertes à Bruno Reichlin / Studien über die Architektur des XX. Jh. für Bruno Reichlin , Mendrisio-Milano 2014, pp. 321-329. Relazioni a convegni e conferenze _ L. Tedeschi, Archivi di architetti milanesi: l’Archivio Zanuso , relazione al convegno internazionale di studi Marco Zanuso: Architettura, Design e la costruzione del benessere , organizzato dalla Facoltà di Architettura e Società-Dipartimento di Architettura e Pianificazione; Facoltà del Design- Dipartimento Indaco, Politecnico di Milano, 29 maggio 2007. _ R. Grignolo, Il complesso industriale di Scarmagno, Ivrea, 1962-72. Strategie per il recupero e la gestione di complessi di grandi dimensioni , Lezione-conferenza tenuta presso ISSI-International Summer School Ivrea, Scuola estiva di architettura promossa dal Politecnico di Milano, Dipartimento di Architettura e Pianificazione, dalla Città di Ivrea e dalla Fondazione Adriano Olivetti con il sostegno del Consorzio per gli insediamenti produttivi del Canavese, 9 settembre 2009. _ R. Grignolo, Dalla conoscenza della tecnica alla progettazione di “oggetti tecnici concreti” , relazione al convegno internazionale War Perspectives. Architecture and Planning in Italy and beyond (1937-1945) , Politecnico di Milano, 21-22 gennaio 2010. _ R. Grignolo, La sauvegarde du patrimoine industriel récent: de l’étude monographique à la mise au point d’un cahier des charges , intervento al105 Ricerche R i c e r c h e Premier Congrès Suisse en Histoire de l’art, Università di Berna, 2-4 settembre 2010. Organizzazione delle mostre _ Marco Zanuso. Design, tecnica e industria, Milano, Ordine degli Architetti P.P.C. della Provincia di Milano, 9-30 aprile 2013. _ Marco Zanuso tra tecniche costruttive e tecniche di progettazione (in preparazione). III.1.24Villa Girasole a Marcellise, Verona (1931-1935) Lo studio indaga analiticamente la genesi progettuale, il cantiere, l’edificio, il parco e il territorio circostante della Villa Girasole, unico esempio italiano esistente di casa d’abitazione girevole. La villa, una rivoluzionaria architettura in cemento armato, era stata voluta, ideata e costruita nella campagna veronese dall’ingegnere Angelo Invernizzi, tra il 1929 e il 1935, cristallizzando una straordinaria prova di cultura tecnica entro una forma plastica che esprime piena adesione alle più avanzate proposte linguistiche del tempo. Responsabile del progetto Letizia Tedeschi Esito Pubblicazione del volume _ Villa Girasole. La casa rotante / The Revolving House , testi di A. Galfetti, K. Frampton, V. Farinati, fotografie di E. Cano, Mendrisio 2006. III.1.25Vincenzo Brenna: il tema dell’Antico Attivo in Polonia, Russia e a Dresda, legato da saldi rapporti con alcuni dei principali protagonisti della temperie neoclassicista in Polonia, Germania e Inghilterra, Brenna svolse un ruolo rilevante nella tramitazione della cultura neoclassica riferita ai modelli romani, e più in generale alla cultura architettonica italiana. La ricerca si propone l’obiettivo di ricostruire, per la prima volta, un quadro complessivo dell’opera architettonica e decorativa di Vincenzo Brenna (1741-1817/20), mettendone in luce l’impatto sulla cultura estetica in Germania, Inghilterra, Polonia e Russia. Partner: Museo dell’Ermitage, Dipartimento di Arte occidentale, San Pietroburgo; Museo del Teatro e Palazzo di Ostankino, Mosca; Museo- residenza di Pavlovsk; Istituto di Storia dell’arte dell’Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia; Museo di Wilanòw, Varsavia; Museo Nazionale di Varsavia; Biblioteca Universitaria di Varsavia; Museo-Castello Reale di Varsavia. Responsabile del progetto Letizia Tedeschi Coordinamento scientifico Alessandra PfisterRicerche 106 Giulio Minoletti, Capanna Minolina, produzione Holiday (1962), veduta della Capanna all’Alpe Devero nei primi anni Sessanta.107 Ricerche R i c e r c h e Esiti Relazioni a convegni _ L. Tedeschi, Incontri romani di Vincenzo Brenna: 1767-1780 , relazione al convegno internazionale di studi Roma e la creazione di un patrimonio culturale europeo nella prima età moderna. L’impatto degli agenti e dei corrispondenti di arte e architettura , organizzato dalla Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma, in collaborazione con il Forschungszentrum Europäische Aufklärung, Potsdam, Académie de France à Rome, Villa Medici-The British School at Rome, 13-16 ottobre 2005. _ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna e i disegni dall’Antico per Charles Townley , relazione al convegno internazionale di studi Roma Britannica: Art Patronage and Cultural Exchange in Eighteenth Century , The British School at Rome, 15-17 febbraio 2006. _ L. Tedeschi, Roma 1779, sulle tracce di Stanislaw Kostka Potocki e Vincenzo Brenna , relazione alle giornate di studio dedicate a Jan Potocki e Stanislaw Kostka Potocki, Roma, Accademia delle Scienze Polacca, 17- 18 aprile 2007. Pubblicazioni di saggi e articoli _ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna , in A. Cipriani, G.P. Consoli, S. Pasquali (a cura di), Contro il barocco. Apprendistato a Roma e pratica dell’architettura civile in Italia 1780-1820 , Roma 2007, pp. 405-419. _ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna i Ruiny Term Titusa [Vincenzo Brenna e le rovine delle Terme di Tito], in J. Guze (a cura di), Zloty Dom Nerona [La Domus Aurea di Nerone], Muzeum Narodowe w Warszawie, Varsavia 2008, pp. 45-64. _ L. Tedeschi, La cultura architettonica e il culto dell’antico nella Roma del Settecento. Vincenzo Brenna, i suoi anni romani: 1741-1781, in P. Angelini, N. Navone, L. Tedeschi (a cura di), La cultura architettonica italiana in Russia da Caterina II a Alessandro I , atti del convegno internazionale (Ascona, Monte Verità, 7-8 aprile 2000 e Venezia, Fondazione Giorgio Cini, 20-21 aprile 2000-2001), Mendrisio 2008, pp. 401-450. _ L. Tedeschi, “Il mio singolar piacere” in 18 missive di Vincenzo Brenna a Charles Townley e Stanislaw K. Potocki , ivi, pp. 451-494. _ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna, Decorazione del “Corridoio delle aquile” della Domus aurea , in V. Curzi, C. Brook (a cura di), Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700 , Milano 2010, pp. 393-394. _ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna Copia di decorazione murale romana , ivi, p. 394. _ L. Tedeschi, Vincenzo Brenna and his drawings from the antique for Charles Townley , in D.R. Marshall, S. Russell, K. Wolfe (a cura di), Roma Britannica. Art Patronage and Cultural Exchange in Eighteenth-Century Rome , London 2011, pp. 257-269. _ L. Tedeschi, Incontri romani di Vincenzo Brenna: 1767-1780 , in Ch. Frank (a cura di), Roma e la creazione di un patrimonio culturale europeo nella prima età moderna: L’impatto degli agenti e dei corrispondenti di arte e architettura , atti del convegno internazionale di studi (Roma, Bibliotheca Hertziana, 13-16 ottobre 2005), Roma (in corso di pubblicazione).108 III.1.26Dalle rive della Neva. Epistolari di tre famiglie di costruttori nella Russia degli zar Come numerosi loro conterranei ticinesi, anche gli architetti Visconti, Ruggia e Staffieri inseguirono fama e fortuna professionale in Russia. Le loro vicende possono essere lette in filigrana nelle missive inviate ai familiari, ai parenti e agli amici. Conservate in archivi privati e al Museo del Malcantone, a Curio, esse apportano nuove conoscenze sull’opera di queste famiglie d’architetti, sulle condizioni in cui si trovarono a lavorare, sulla vasta trama di rapporti familiari, professionali o clientelari che seppero intessere lungo il filo degli anni. Lo studio nasce da un accordo di collaborazione finalizzato alla pubblicazione di queste lettere, siglato tra l’Archivio del Moderno e il Museo del Malcantone di Curio (vedi II.5). Partner: Museo del Malcantone, Curio. Responsabile del progetto Nicola Navone Esito Pubblicazione del volume _ N. Navone (a cura di), Dalle rive della Neva. Epistolari di tre famiglie di costruttori nella Russia degli zar , Mendrisio 2009. III.1.27Razionalismo e trasgressività tra barocco e informale in Luigi Moretti Il progetto si inserisce nell’ambito delle attività scientifiche promosse dall’Archivio del Moderno sulla cultura architettonica italiana del Novecento, con particolare attenzione al periodo del dopoguerra e alle interazioni fra arte e architettura, e ha come obiettivo lo studio dell’originale contributo offerto da Luigi Moretti (1907-1973) alla cultura architettonica italiana, a partire dall’analisi delle opere realizzate, dei progetti e degli scritti. La ricerca si svolge nell’ambito della convenzione firmata dall’Accademia di architettura e dall’Archivio del Moderno nel 2002 con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali dello Stato italiano, Direzione generale per gli Archivi e Direzione generale per l’Architettura e l’Arte Contemporanee (vedi II.15), e dei successivi accordi siglati con la Facoltà di Architettura Valle Giulia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza” (vedi II.23) e l’Archivio Centrale dello Stato, Roma (vedi II.24) e ha portato, tra l’altro, alla realizzazione di una delle quattro mostre inaugurali del MAXXI, il Museo nazionale per le arti del XXI secolo di Roma. Partner della ricerca: ricerca: Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Architettura Valle Giulia. Partner mostre: MAXXI Museo nazionale per le arti del XXI secolo, Roma; Archivio Centrale dello Stato, Roma; Accademia Nazionale di San Luca, Roma. Responsabili del progetto Letizia Tedeschi e Bruno Reichlin Coordinamento scientifico Annalisa Viati Navone Ricerche109 Esiti Pubblicazione dei volumi _ B. Reichlin, L. Tedeschi (a cura di), Luigi Moretti. Razionalismo e trasgressività tra barocco e informale , Milano 2010. _ M. Casciato, A. Viati Navone, Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale, Guida alla mostra , Milano 2010. _ A. Viati Navone, “La Saracena” di Luigi Moretti tra suggestioni mediterranee, barocche e informali , Mendrisio-Milano 2012. Pubblicazione di saggi e articoli _ B. Reichlin, A. Viati Navone, Dalle case albergo al “palazzo volante”. Una promenade fra tensioni spaziali e percettive , “Archi”, giugno 2011, n. 3, pp. 24-36. _ A. Viati Navone, L’esibizione del corpo lungo i nuovi percorsi dell’architettura , in E. Leuschner (a cura di), Figura umana. Normkonzepte der Menschendarstellung in der italienischen Kunst 1919-1939 , Petersberg 2012, pp. 161-175. _ A. Viati Navone, ArchitektLuigi Moretti. Od Racjonalizmu do “L’Art Informel” - Sztuki Informelu / The Architect Luigi Moretti. From Rationalism to Informalism, “Kwartalnik Architektury i Urbanistyki. Teoria i Historia”/“The Architectural and Town Planning Quarterly”, Varsavia, a. LVII, 2012, n. 2, pp. 3-41. Corsi universitari, conferenze e relazioni a convegni _ B. Reichlin, Luigi Moretti nella cultura architettonica italiana del dopoguerra , conferenza inaugurale della mostra Moretti visto da Moretti , Roma, Archivio Centrale dello Stato, 13 dicembre 2007. _ A. Viati Navone, Tersicore cerca un tempio: Jia Ruskaja e Luigi Moretti nel progetto dell’Accademia di danza , relazione al convegno internazionale di studi, Luigi Moretti architetto del Novecento , Facoltà di Architettura Valle Giulia, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 24-26 settembre 2009. _ B. Reichlin, Strumenti critici per il XX secolo , corso di Bachelor 3, Accademia di architettura di Mendrisio (USI), a.a. 2010-2011. _ L. Tedeschi, La sintesi delle arti nell’Italia degli anni Cinquanta e Sessanta , corso di Master 1+2, Accademia di architettura (USI), Mendrisio, semestre estivo 2009-2010. _ A. Viati Navone, “Focus Luigi Moretti” sulla villa “La Saracena” , relazione alla giornata di studio a cura di E. Valente, Roma, Auditorium MAXXI, 13 ottobre 2010. _ B. Reichlin, “Focus Luigi Moretti” sulla villa “La Saracena” , relazione alla giornata di studio a cura di E. Valente, Roma, Auditorium MAXXI, 13 ottobre 2010. _ A. Viati Navone, La Saracena de Luigi Moretti. Un espace baroque moderne , conferenza, École Nationale Supérieure d’Architecture de Lyon, 25 novembre 2011. _ A. Viati Navone, Luigi Moretti architect: from Rationalism to “Informalism” , conferenza pubblica, Politecnico di Varsavia, Facoltà di Architettura, 29 maggio 2012. Ricerche R i c e r c h e110 Organizzazione delle mostre _ Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale , a cura di B. Reichlin e M. Casciato, Roma, MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, 30 maggio-28 novembre 2010. _ Luigi Moretti: storia arte e scienza , a cura di B. Reichlin e L. Tedeschi, Roma, Accademia Nazionale di San Luca, 30 maggio-28 novembre 2010. _ Luigi Moretti architetto. Dal razionalismo all’informale , a cura di B. Reichlin e A. Viati Navone, Mendrisio, Accademia di architettura, Palazzo Canavèe, 23 febbraio-10 aprile 2012. 2006 III.1.28Domenico Fontana (1543-1607): architettura e ingegneria agli albori del Barocco «Architetto molto celebre per la erezione de gli obelischi», – come scrisse di lui il Bellori – Domenico Fontana è presto assurto al rango di figura “araldica” degli architetti ticinesi, di cui si è ritenuto incarnasse l’intelligenza pratica e duttile, la versatilità, l’intraprendenza. A questa notorietà, che non di rado trascolora nel mito, ha corrisposto tuttavia un’attenzione critica intermittente, volta a porre in luce momenti o aspetti particolari della sua opera, su cui gravano le riserve (soprattutto di natura formale) espresse dalla storiografia passata e presente. Avviato dall’Archivio del Moderno in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con la quale è stato firmato un accordo di collaborazione scientifica (vedi II.32), il progetto di ricerca intende riconsiderare l’opera di Domenico Fontana sulla scorta di nuove fonti documentarie e di un vaglio critico aggiornato, muovendo dagli anni di formazione e dagli esordi romani dell’architetto, per giungere alla sua completa affermazione sotto il pontificato di Sisto V e all’opera compiuta a Napoli come “Architetto e Ingegnere maggiore” del Regno. Partner: Università degli Studi di Napoli “Federico II”, Facoltà di Architettura; Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Storia dell’architettura restauro e conservazione dei beni architettonici. Responsabili del progetto Nicola Navone e Sergio Villari Esiti Pubblicazione dei volumi _ T. Kämpf, N. Navone (a cura di), Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607). Con la Vita di Domenico e di Giovanni Fontana di Giovan Pietro Bellori (1672) , Melide 2007. _ G. Curcio, N. Navone, S. Villari (a cura di), Studi su Domenico Fontana , Mendrisio-Milano 2011. Organizzazione del convegno _ «Cosa è architetto». Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543- 1607) , a cura di G. Curcio, N. Navone, S. Villari, Mendrisio, Accademia di architettura, 13-14 settembre 2007 (convegno organizzato in occasione Ricerche111 delle celebrazioni promosse dal Comune di Melide per il quarto centenario della morte dell’architetto). Allestimento della mostra _ Domenico Fontana tra Melide, Roma e Napoli (1543-1607) , a cura di T. Kämpf e N. Navone, mostra didattica organizzata dal Comune di Melide, Melide, Sala polivalente, 15 settembre-14 ottobre 2007. 2008 III.1.29La trasmissione dell’Antico in Russia e Polonia in epoca neoclassica Il progetto si propone di indagare i legami che si vengono a istituire, grazie al transfert culturale fondato sull’Antico e al suo crescente culto caratterizzante soprattutto la seconda metà del XVIII secolo (ma anche il tempo che segue fino a comprendere almeno le prime tre decadi del XIX secolo), tra l’Impero russo, lo Stato polacco-lituano e la Penisola italiana, che, di questo culto, è la culla, con Roma in primissimo piano. In particolare si dà attenzione alla cultura artistica e architettonica, dal momento che tali legami finiscono per rappresentare, proprio attraverso la trasmissione dell’Antico, veicolato da singole personalità come da una generale corrente di pensiero e da non pochi strumenti condivisi o circolanti per l’Europa intera, da nord a sud, da est ad ovest, una piattaforma culturale unitaria tra realtà affini e tuttavia distinte, nell’arco di tempo che corrisponde grossomodo alla cosiddetta stagione “neoclassica”, dalla piena affermazione dell’Illuminismo all’epoca napoleonica, e fino alla Restaurazione. Partner: Museo dell’Ermitage, Dipartimento dell’Arte Occidentale, San Pietroburgo; Museo-Castello Reale di Varsavia. Responsabili del progetto Letizia Tedeschi, Sergej Androsov e Andrzej Rottermund Coordinamento scientifico Alesandra Pfister Esiti Pubblicazione del volume _ Diffusione e declinazioni dell’Antico in Polonia e Russia in età neoclassica , numero monografico, “Ricerche di Storia dell’arte”, a cura di L. Tedeschi (in preparazione). Pubblicazione di saggi e articoli _ L. Tedeschi, Rappresentare l’Antico: “Le Vestigia delle Terme di Tito e loro interne pitture” , in V. Curzi, C. Brook (a cura di), Roma e l’Antico. Realtà e visione nel ‘700 , Milano 2010, pp. 39-44. _ S. Androsov, La fortuna della scultura greco-romana in Russia nel Settecento tra originali e copie , ivi, pp. 81-90. _L. Tedeschi, Lo stile, la parte, l’intreccio. Il disegno architettonico dall’antico come modello di “gusto” nella seconda metà del XVIII secolo , in G. Capitelli, S. Grandesso, C. Mazzarelli (a cura di), “Roma fuori di Roma”. L’esportazione dell’arte moderna da Pio VI all’Unità , Roma 2013, pp. 451-463. Ricerche R i c e r c h e112 _ N. Navone, Rimskie reminiscencii pod moskovskij nebom. Muzykal’nyj pavil’on DomenicoŽiljardiv Kuz’minkach [Reminiscenze romane sotto il cielo moscovita. Il Padiglione per la musica di Domenico Gilardi a Kuz’minki], in An influence of Antiquity on European Art , atti del convegno internazionale di studi, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo 2015, pp. 111-121. Organizzazione dei convegni _ «La lumière vient du Nord!» Le arti e la trasmissione dell’antico in Polonia e Russia in età neoclassica , a cura di L. Tedeschi e S. Androsov, in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Museo-Castello Reale di Varsavia, Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo, Loveno di Menaggio, Villa Vigoni, 6-8 marzo 2008. _ An Influence on Antiquity on European Art XVII-XVIII centuries , a cura di L. Tedeschi e S. Androsov, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 29-30 ottobre 2008; in collaborazione con il Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo e il Museo-Castello Reale di Varsavia. _ Diffusione e declinazioni dell’Antico in Polonia e Russia in età neoclassica , a cura di L. Tedeschi, A. Rottermund e S. Androsov, convegno internazionale di studi, Varsavia, Museo-Castello Reale, 6-8 novembre 2013; in collaborazione con il Museo-Castello Reale di Varsavia e il Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo. Relazioni a convegni e conferenze _ N. Navone, Rimskie reminiscencii pod moskovskij nebom. Muzykal’nyj pavil’on Domeniko Žiljardi v Kuz’minkach [Reminiscenze romane sotto il cielo moscovita. Il Padiglione per la musica di Domenico Gilardi a Kuz’minki], relazione al convegno internazionale di studi An influence of Antiquity on European Art , nell’ambito delle “Levinson-Lessing Lectures”, San Pietroburgo, Museo dell’Ermitage, 29-30 ottobre 2008. _ L. Tedeschi, Il disegno architettonico dell’antico come modello di “gusto” nella seconda metà del XVIII secolo, relazione al convegno internazionale di studi, “ Roma fuori di Roma ”. L’esposizione dell’arte moderna da Pio VI all’unità (1775 -1870) , British School at Rome, 13-15 dicembre 2011. _ L. Tedeschi, San Pietroburgo novella Roma. Il contributo della cultura architettonica italiana alla “scena di una imperial città” , Lectio magistralis, Premio Giacomo Quarenghi, Teatro Sociale di Bergamo, 19 maggio 2012. _ L. Tedeschi, De l’Occident à l’Orient, architecture italianisante à Saint- Pétersbourg de Catherine II à Alexandre I er , conferenza, Parigi, École national de chartes, 2 aprile 2014. _ L. Tedeschi, Il primato dell’interpretazione nell’architettura classicista. Pietroburgo, Parigi e Roma da Caterina II a Alessandro I , conferenza pubblica, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, 17 dicembre 2015. _ L. Tedeschi, Giovan Battista Piranesi e Vincenzo Brenna, un incontro nella Roma degli anni Settanta, conferenza, Mosca, Museo Statale delle Belle Arti “A.S. Pushkin”, 12 ottobre 2016. Ricerche113 2009 III.1.30Giulio Minoletti (1910-1981): architetto e designer Esponente di spicco di quella scuola milanese che offrì un contributo di valore alla nuova architettura italiana del primo e del secondo dopoguerra, Giulio Minoletti fu personalità versatile e di grande sensibilità artistica, che all’esercizio della professione di architetto, designer e urbanista e al lavoro di illustratore e caricaturista affiancò un costante impegno per la critica e l’insegnamento. Muovendo dal fondo archivistico dell’architetto conservato all’Archivio del Moderno, la ricerca intende ripercorrerne l’opera, sondandone i molteplici aspetti: dalla partecipazione alle Triennali degli anni 1930-1939 all’allestimento di stand fieristici per importanti aziende quali Fiat, Montecatini e Breda; dalla progettazione di piani regolatori (per Busto Arsizio, con Michele Castiglioni, Silvio Gambini, Paolo Mezzanotte, 1934) alla realizzazione di edifici come la casa in piazzale Istria a Milano (1933), la casetta di fine settimana per uno scapolo a Varenna sul lago di Como (1940), la casa del Cedro in via Fatebenefratelli (1951), la mensa Pirelli alla Bicocca (1958, demolita nel 1998), la casa a ville sovrapposte ai giardini dell’Arcadia (1959); dall’interesse per l’industrializzazione edilizia e la prefabbricazione applicata agli ambienti domestici, da cui traggono origine il blocco-bagno della Better Living (1949) e la Capanna Minolina della Holiday (1962), all’attività di progettista d’interni che lo portò a disegnare l’allestimento dei saloni e delle cabine di alcune navi transatlantiche, tra le quali ricordiamo la Andrea Doria (1952) e la Cristoforo Colombo (1954), e gli interni del quadrimotore BZ-308 (1948) e dell’elettrotreno Settebello (1949), entrambi realizzati dalle officine Breda. Responsabili del progetto Christian Sumi, Maria Cristina Loi e Annalisa Viati Navone Ricercatori Elena Triunveri Esiti Pubblicazione dei volumi _ M.C. Loi, E. Triunveri (a cura di), Oltre un rettangolo di cielo. Interni milanesi di Giulio Minoletti , Mendrisio-Milano 2011. _ E. Triunveri, Giulio Minoletti 1910-1981.Inventario analitico dell’archivio , Mendrisio-Milano 2014. _ A. Viati Navone, C. Sumi (a cura di), Giulio Minoletti architetto, urbanista e designer , Mendrisio-Milano 2014. _ M.C. Loi, C. Sumi, A. Viati Navone (a cura di), Giulio Minoletti. Lo spettacolo dell’architettura , Mendrisio-Milano 2017. Pubblicazione di saggi _ A. Viati Navone, L’edificio di Piazzale Istria di Giulio Minoletti. Un’analisi “intertestuale” , in L’opera sovrana. Studi sull’architettura del XX secolo dedicati a Bruno Reichlin / Etudes sur l’architecture du XX e siècle offertes à Bruno Reichlin / Studien über die Architektur des XX. Jh. für Bruno Reichlin , Mendrisio-Milano 2014, pp. 389-403. 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