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21. Il Bagno di Bellinzona (1967-1970)

[tavola rotonda]
Tavola rotonda promossa dall’Archivio del Moderno e dall’Accademia di architettura, Mendrisio, dalla Città di Bellinzona e dall’Ente turistico di Bellinzona e dintorni, con la collaborazione di Do.co.mo.mo Suisse e del Centro Sportivo di Bellinzona.
Bellinzona, Bagno di Bellinzona, 18 giugno 2011.

Curatore: Nicola Navone, Archivio del Moderno, Mendrisio.

Interventi di: Aurelio Galfetti, Accademia di architettura, Mendrisio; Flora Ruchat-Roncati, Politecnico Federale di Zurigo; Ivo Trümpy, Politecnico Federale di Zurigo; Franz Graf, Accademia di architettura, Mendrisio; Flavia Marone, Città di Bellinzona; Nicola Navone, Archivio del Moderno, Mendrisio; Bruno Reichlin, Accademia di architettura, Mendrisio; Luigi Snozzi, Politecnico Federale di Losanna.



A oltre quarant’anni dalla sua inaugurazione ufficiale, avvenuta il primo agosto 1970, il Bagno di Bellinzona è ormai entrato nella storia dell’architettura europea. Esito di un concorso pubblico bandito nell’estate del 1967, il Bagno progettato da Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati e Ivo Trümpy è “un’opera insostituibile, unica nel suo genere” che “merita senza dubbio un posto di rilievo nel patrimonio architettonico mondiale del XX secolo” (Bruno Reichlin). Muovendosi tra passato (la genesi del Bagno) e futuro (la sua tutela) la tavola rotonda intende mettere in rilievo il valore culturale e civile di quest’opera straordinaria, e discutere le strategie che occorre applicare per la sua salvaguardia.
La tavola rotonda costituisce l’evento conclusivo della mostra Il Bagno di Bellinzona di Aurelio Galfetti, Flora Ruchat-Roncati, Ivo Trümpy, a cura di Nicola Navone e Bruno Reichlin, che resterà aperta sino a domenica 19 giugno nel foyer e nella sala Arsenale del Castelgrande di Bellinzona (dalle 10.00 alle 18.00, ingresso libero). La mostra è stata promossa e organizzata dall’Accademia di architettura (USI) e dall’Archivio del Moderno di Mendrisio in collaborazione con l’Ente Turistico di Bellinzona e dintorni e con il sostegno della Città di Bellinzona.



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