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16. «La lumière vient du Nord». Le arti e la trasmissione dell’antico in Polonia e Russia in età neoclassica

[convegno]
Convegno internazionale di studi - I sessione, organizzato dall’Archivio del Moderno in collaborazione con la Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma, il Museo-Castello Reale di Varsavia e il Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo.
Loveno di Menaggio, Villa Vigoni, 6-8 marzo 2008.

Curatori: Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno, Mendrisio; Sergej Androsov, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo.

Interventi di: Sergej Androsov, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo; Christoph Frank, Accademia di architettura, Mendrisio; Elisabeth Kieven, Bibliotheca Hertziana Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte, Roma; Letizia Tedeschi, Archivio del Moderno, Mendrisio; Daniel Rabreau, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne; Monique Mosser, Centre André Chastel, CNRS Université Paris 4 Sorbonne; Krystina Gutowska-Dudek, Museo di Wilanow, Varsavia; Liliana Barroero, Università degli Studi Roma Tre; Steffi Roettgen, Kunsthistorisches Institut in Florenz, Max-Planck-Institut, Firenze; Angela Cipriani, Accademia Nazionale di San Luca, Roma; Evgenij Korolev, Museo-residenza di Pavlovsk; Ojars Sparitis, Accademia lettone di Belle Arti, Riga; Przemyslav Watroba, Biblioteca Universitaria di Varsavia; Piarvelariano Angelini, Osservatorio Quarenghi, Bergamo; Valerij Ševčenko, Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo; Richard Butterwick, UCL School of Slavonic and East European Studies, Londra; Aleksandra Bernatovicz, Accademia Polacca delle Scienze, Varsavia; Justyna Guze, Museo Nazionale, Varsavia; Jerzy Miziolek, Università di Varsavia; Larissa Haskell, Oxford.


Il Convegno
si propone di indagare i legami che si vengono a istituire, grazie al transfert culturale fondato sull’Antico e al suo crescente culto, tra la seconda metà del XVIII secolo e i primi decenni del XIX secolo, nell’Impero russo, nello Stato polacco-lituano e nella Penisola italiana, con Roma in primissimo piano, giungendo a creare una piattaforma linguistica unitaria, da nord a sud, da est ad ovest. Questo grazie principalmente alla trasmissione dell’Antico, veicolato da singole personalità come pure da una generale corrente di pensiero e da molteplici strumenti condivisi e circolanti in ogni parte d’Europa; un Antico che unifica realtà affini e tuttavia distinte, in un arco di tempo che corrisponde alla cosiddetta stagione “neoclassica”, dalla piena affermazione dell’Illuminismo. all’Epoca napoleonica e fino alla Restaurazione.
Da tale particolare e fecondo intreccio potrà prendere avvio una più ampia riflessione in merito a quanto va determinando la cultura artistica e architettonica europea, dall’avvento al trono di Caterina II in Russia, nel 1762, e dall’elezione di Stanislao Poniatowski a re di Polonia e Lituania, nel 1764, fino a giungere alla morte dello zar Alessandro I, nel 1825, e alla rivoluzione polacca del 1830.Tale periodo, infatti, fu caratterizzato da continui mutamenti che ebbero conseguenze incontestabili, portando a una svolta radicale che avrà lunga durata; una svolta in parte condizionata da quanto precede e in altra parte plasmata dalle nuove realtà a tal punto da configurarsi come originale contaminazione tra continuità e innovazione. Una contaminazione portatrice sul fronte delle arti tutte – architettura, decorazione, pittura, scultura e arti applicate – di idee, stili e pratiche peculiari. Il Convegno è articolato in due sessioni: la prima si svolge al Centro Seminariale di Villa Vigoni di Loveno di Menaggio-Italia (6-7-8 marzo 2008) e ha lo scopo di focalizzare e approfondire, nel dare spazio a specifici contributi e situazioni, l’inquadramento generale del fenomeno secondando un’ottica che tenga conto sia dell’istanza teoretico-metodologica sia di quella storico-documentaria; la seconda si terrà a San Pietroburgo, presso il Museo dell’Ermitage (29-30 ottobre-1 novembre 2008) ed avrà come fine quello di approfondire tematiche e singoli casi emersi o messi a fuoco nella prima sessione.

The Conference proposes to investigate the ties formed, thanks to the cultural transfers founded on the Antique and its growing cult which distinguished above all the second half of the 18th century (but also the following period down to at least the first three decades of the 19th century), between the Russian Empire, the Polish-Lithuanian State and the Italian Peninsula, which was the cradle of this cult, with Rome playing a leading role. In particular, attention will be devoted to artistic and architectural culture, since these ties represent, precisely through the transmission of the Antique, conveyed by individual personalities as well as by a general trend of thought and no few instruments shared between or circulating through the whole of Europe, from north to south and east to west, a uniform cultural platform between worlds which shared affinities yet were nevertheless distinct, over a time span corresponding approximately to the “Neo-Classical” period, from the full affirmation of the Enlightenment to the Napoleonic period and down to the Restoration. This particular and fertile set of circumstances should lead to a broader reflection about developments in European artistic and architectural culture, from the ascent to the throne of Catherine II in Russia in 1762 and the election of Stanislaw Poniatowski as King of Poland and Lithuania in 1764, down to the death of Tsar Alessandro I in 1825 and the Polish Revolution of 1830. This period was characterized by continuous changes of all kinds, which had incontrovertible repercussions in the artistic and architectural spheres, leading to a radical and enduring breakthrough, in part conditioned by all that preceded it and in part modelled by new developments to the point where it took the form of an original hybridization between continuity and innovation. Moreover, this took place in terms which were never again equalled nor, in truth, had ever occurred before, and precisely by virtue of this fact produced distinctive ideas, styles and practices in all the arts, including architecture, but also decoration, painting, sculpture, the applied arts and many others.
The Conference is articulated in two sessions: the first will be held at the Centro Seminariale of Villa Vigoni at Loveno in Menaggio-Italy (6-7-8 March 2008) and will have the purpose of getting into focus and exploring the theoretical and methodological framework through which to investigate and interpret the transmission of the culture of the Antique; the second will be held in St. Petersburg, at the State Hermitage Museum (29-30 October-1 November 2008), and will explore specific topics or individual case histories which have been set in focus during the first session.



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